
Amo Charles Bukowski ed ho sempre amato questa sua frase:
Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l’anima in fiamme.
Sono cresciuto in un ambiente molto chiuso e ansiogeno, forse perché i miei genitori sono ansiosi e sono cresciuti a loro volta in un ambiente culturale molto legato alle tradizioni: la cultura contadina italiana anni cinquanta. Qualunque cosa al di fuori di questo schema era sbagliato e da criticare
Ho scoperto il mondo in due modi:
- Confrontandomi con altri
- Leggendo molto
Quando lessi Post Office, scoprii che le regole formali con cui ero stato educato non erano tutte giuste: se fossi riuscito maggiormente a trasgredirle, forse ora avrei una maggiore autostima.
Fortunatamente, sono sempre stato una persona curiosa del mondo che mi circonda: mi piace conoscere le cose e confrontarmi con gli altri. Se una persona non mi insulta apertamente, può parlare con me di ciò che vuole: amo confrontarmi, a costo di risultare antipatico.
Grazie a questa mia caratteristica ho potuto confrontarmi con molte persone, sia al lavoro che fuori. Le persone più interessanti che ho conosciuto sono quelle più informali, che cercando di essere sé stesse nonostante tutto. Non trasgrediscono la legge, sono educate e anche istruite, ed hanno capito una cosa molto tempo prima di altri, me incluso:
Credo che ci siano solo due cose per capire veramente il mondo e vivere sereni:
- Capire che le regole formali non sono la legge
- Lasciarsi andare…almeno quando è possibile
Sembra quasi ovvio, ma è meglio specificarlo: questo non vuol dire mandare al diavolo il vostro capo o qualunque altra persona vi abbia mancato di rispetto. Fate una cosa del genere solo quando è necessario.
Utilizzate – invece – il vostro tempo libero per uno sviluppo personale.
5 pensieri riguardo “Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai…”