
Le montagne limitano: bisogna andare su!
Non sorprendetevi se ho preso la frase di stasera dal mio profilo Facebook. L’aforisma
Le montagne limitano: bisogna andare su!
è stato pronunciato dalla mia psicanalista ieri sera al termine della seduta. Il discorso ruotava intorno ai luoghi della mia infanzia, la Valtellina: un luogo circondato da montagne come ce ne sono molti altri, in cui gli abitanti sono spesso definiti montanari in modo dispregiativo.
Le persone valtellinesi hanno un grosso pregio e un grosso difetto, soprattutto nei rapporti interpersonali:
- Sono molto chiusi e diffidenti, quindi hanno pochi amici
- Sanno molto protettivi, quindi quei pochi amici sono veri
Lo stesso ambiente sociale è molto protettivo: ci si aiuta l’un l’altro, ma lo straniero non ha vita facile dalle mie parti. La frase di oggi voleva ampliare il mio sguardo: i forestieri non sono tutti pronti ad attaccarci, ma hanno semplicemente usi e costumi diversi.
Restare chiusi in una valle, come è capitato a me per vent’anni, significa chiudersi in sé stessi. Io non ho avuto scelta: ci sono nato…Avessi potuto scegliere, sarei nato a Milano.
Fortunatamente:
- Sono riuscito a venire a Milano
- Sto cercando di ampliare i miei orizzonti
- Sono molto curioso
Proprio la curiosità mi ha impedito di essere razzista: mi sono sempre domandato il perché delle cose, anche del modo di vivere degli altri. Se tutti noi salissimo sulle montagne, vedremo anche un’altra prospettiva: quella degli altri.
Non voglio invitarvi a prendermi come esempio nel senso stretto del termine. Piuttosto, vi invito a prendere in considerazione dove siete nati e che vita avete vissuto da quando siete nati fino ad oggi.
L’esercizio che vi propongo serve soprattutto a capire come siete diventati ciò che siete. Spesso ci capitano cose che ci segnano, ma non ce ne rendiamo conto.