
La frase di oggi non è di una persona famosa, non è di un anonimo, ma probabilmente l’abbiamo detta molte volte in presenza di qualcuno che ci ha ferito
Ho un brutto difetto. Non dimentico.
Anche io ho questo difetto: ho mandato al diavolo molte amicizie. Arrivato a quello che considero il mio limite di sopportazione, li ho semplicemente cancellati dalla lista delle amicizie e non mi sono più fatto sentire.
Cosa mi avevano fatto, queste amicizie, affinchè io le trattassi così? Semplicemente, non avevano ascoltato le mie richieste: non una, ma molte volte.
Vi lascio l’elenco delle richieste, lasciando a voi giudicare se sono sensate o meno:
- Fatti sentire un po’ più spesso: frase con cui concludo molte mail e telefonate, senza essere ricambiato
- Io vado a….Vieni con me?: frase con cui invito qualcuno a fare qualcosa insieme. A volte vengono accettate, altre meno. Questa – forse – è la cosa meno pesante da digerire, ma ha comunque il suo effetto
- Richiamami…Mi farebbe piacere scambiare due chiacchiere: è una richiesta indiretta, cioè la inserisco negli SMS, nelle mail e nei messaggi whatsapp se una persona non si fa sentire da tempo, aggiungendo i miei recapiti
Tre frasi che – aihmè – non dimentico e che fanno nascere in me la delusione di non essere accettato, senza una spiegazione.
Questo è un affronto che non ho dimenticato: perciò le ho cancellate.
Sentendo quanto un amico fosse solo gli ho detto che in agosto sarei andata a trovarlo per pura amicizia. A meta’ luglio lui mi ha cancellato…