
Il bello di internet è che ognuno di noi può far conoscere a tutti i propri pensieri in tutto il mondo. Questo blog ne è un esempio: oggi è stato visitato anche da un finlandese e da un tedesco.
Anche la frase di stasera lo è: Juan Felipe Gabanhia non è così noto da meritarsi una biografia su internet, come dimostra una ricerca con Google.
Ciò non toglie che la frase di stasera sia molto interessante
Sarebbe bello parlare con i bambini che eravamo e chieder loro cosa ne pensano degli adulti che siamo diventati
Da bambini abbiamo immaginato una vita adulta totalmente diversa da quella che – poi – è stata la vita reale.
Dei bambini tutti apprezzano sicuramente
- L’innocenza
- La schiettezza
- La sincerità
Tutte doti che possono mettere una persona letteralmente con le spalle al muro, soprattutto se unite ad una visione del mondo molto semplice, come quella di un bambino, appunto. Basta usare il tono di voce giusto e si dovrebbe riuscire a far valere il proprio punto di vista. Additare ed accusare gli altri non è qualcosa che consiglio: per quanto li conosciamo bene, non conosciamo tutta la loro vita. Molto meglio farlo con sé stessi. Noi conosciamo tutto ciò che abbiamo vissuto, anche se – a volte – serve qualcuno che ci aiuti a mettere insieme i pezzi.
Mi immagino al tempo delle elementari ed incontrare me stesso a 37 anni: curioso come sono, sarei capace di domandare tutto ciò che mi sarebbe capitato in oltre un quarto di secolo e di come sarebbe cambiato il mondo in generale.
Da piccolo, bastava poco a commuovermi ed ancora oggi le lacrime altrui mi turbano profondamente. Credo che vedermi piangere sarebbe terapeutico: le lacrime mi scuotono come un temporale.
2 pensieri riguardo “Sarebbe bello parlare con i bambini che eravamo…”