Fanno battute sulla pasta, i loro disegnatori finirono come gli scolapasta

Interpretazione di Facebook della vignetta di Charlie Ebdo
Fanno battute sulla pasta, i loro disgnatori finirono come gli scolapasta

Come dicevo ieri, noi italiani siamo un popolo passionale: calcisticamente parlando, inoltre, dai Mondiali del 1998 vediamo i francesi come il fumo negli occhi.Un conto, però, è ironizzare su uno sport, ben diverso è ironizzare su una tragedia.

La stessa vignetta di Charlie Ebdo circola su Facebook  come sfondo alla frase

Fanno battute sulla pasta, i loro disgnatori finirono come gli scolapasta

 

senza alcuna giustificazione satirica o, perlomeno, palese. Non occorre scomodare l’enciclopedia Treccani  per capire che lo scopo della satira è prendere per il culo il potere, per  far riflettere il popolo. Tutti i disegnatori satirici – per me – costituiscono l’opposizione extraparlamentare al Governo, non importa se di destra o di sinistra.

Charlie Ebdo ha concesso due occasioni agli italiani per riflettere:

  1. Quando ha pubblicato la vignetta incriminata
  2. Quando ha pubblicato la vignetta sulle case costruite dalla mafiosi

Eppure, non abbiamo colto nessuna delle due occasioni

 

3 pensieri riguardo “Fanno battute sulla pasta, i loro disegnatori finirono come gli scolapasta”

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