So già che il titolo sia della cazone che del post possono generare confusione: non parlerò di Marvin Gaye, ma dell’omonima canzone in cui il ritornello
Let’s Marvin Gaye and get it on
è un incitamento sessuale.
Le immagini del video tolgono ogni dubbio: una festa scialba si accende man mano che Charlie Puth e Meghan Trainor cantano. Un modo ben diverso di trattare l’argomento festa da quello usato da James Blunt, di cui parlai a luglio.
I contrasti sono molti: vi invito a trovarli e postarli come commento qui sotto.
A proposito di immagini: se vi state domandando
Dove hanno preso i soldi per realizzare il video?
Vi suggerisco di prestare attenzione alle inquadrature dedicate ad una certa macchina italiana: vi daranno più di un indizio. Nulla di illegale: in gergo, si chiama product placement.
Non considero nè il testo nè il video volgari: Puth è stato abbastanza intelligente e furbo di scrivere un testo solo velatamente licenzioso ed esplicitamente ironico.
Trovo che l’ironia sia una bellissima qualità: l’importante è non abusarne…e, in questo caso, Charlie Puth non ne ha abusato.