Scrivo questo post dopo che è passata mezzanotte e dopo una giornata fiume di lavoro, perciò mi sembra sbagliato parlare di un’immagine che riportava la data di ieri.
Per fortuna, internet è ricco di canzoni, perciò parlerò di un brano scritto da Daniele Silvestri per la voce di Fiorella Mannoia che mi è entrato nel cuore fin dal primo ascolto: il fiume e la nebbia.
Basterebbe il titolo per capire di che fiume stiamo parlando, anche se la nebbia non la vediamo da un bel po’. Non vorrei dare a tutto il post un significato politico…ma chi vede il Po come lo spartiacque fra Nord e Sud…beh, forse non immagina cosa significhi avere il proprio fiume trattato come un semplice confine.
Non so se ha ragione la Mannoia a dire che
È per colpa di quel fiume se io sono ancora qua
Di certo, ogni luogo ha un suo fascino particolare, ma anche le cose che i turisti vedono come un difetto che quasi fa paura, per chi ci è nato significa sentirsi a casa….Come la nebbia o il mare, appunto.
Come avrete capito quest’estate, adoro viaggiare….Ma è anche bello tornare a casa…e, soprattutto, sentirsi a casa. Perché dobbiamo trattare lo straniero come un diverso? Anche se un fiume è un confine geografico, proprio al di là delle sue sponde possiamo conoscere una cultura diversa.
Quando parliamo di una cultura di un gruppo di persone, possiamo esserne spaventati solo quando e se non lo conosciamo. Cominciando a studiare (in senso lato) questa cultura possiamo rimanerne affascinati e – perché no? – desiderare di trasferirci nel luogo appena visitato, un giorno o l’altro.
2 pensieri riguardo “Il fiume e la nebbia – Fiorella Mannoia”