
La differenza fra peccati veniali e peccati mortali dovrebbe essere nota anche ai non credenti, ma non credo che molti sappiano stilare un elenco in ordine di gravità all’interno di questi due gruppi.
Non credo che ne sia stato in grado nemmeno Jorge Luis Borges. Tuttavia, lui è riuscito a individuare il peggior peccato del mondo, coniando l’aforisma
Ho commesso il peggiore dei peccati che possa commettere un uomo. Non sono stato felice
Non so se Borges e John Lennon si siano mai incontrati. Possibile, dato che il primo è morto sei anni dopo il secondo, ma credo sarebbero andati d’accordo.
Ognuno ha il suo concetto di felicità, su questo non ci sono dubbi. Alcuni di questi sono aleatori (quante persone hanno vinto un milione di euro o più al superenalotto?), altri impossibili (quante persone sono riuscite a volare usando solo il proprio corpo?).
Fra questi due estremi, c’è una quantità di possibilità che non si possono elencare. Non sono il tipo abituato a concludere un post dicendo
Perciò, alzate il culo da quella sedia e agite!
Sono, piuttosto, il tipo di persona che vi invita a meditare: stasera, prima di dormire, provate a elencare i vostri desideri. Qualcuno sarà impossibile da realizzare immediatamente, altri possono richiedere meno di quanto crediate. Considerate i desideri non ancora realizzati come altrettanti peccati che dovete perdonare a voi stessi.
Spero per voi che riuscirete ad immaginarne qualcuno che non solo si possa realizzare, ma che si possa realizzare con poco sforzo. Altri richiederanno più tempo. Certi desideri, però, sono come le case: si costruiscono giorno dopo giorno. Magari, all’inizio, vedrete come lontano ciò che desiderate, ma vi accorgerete anche solo dopo un mese che non siete più al punto di partenza.