Cominci a guarire quando lasci andare…

Quando si comincia a guarire
Cominci a guarire quando lasci andare le sofferenze del passato, perdoni chi ti ha fatto male e impari a perdonare te stessa per gli errori che hai fatto

Non so chi abbia pronunciato la frase di stasera, né chi l’abbia condivisa sulla pagina Facebook Ghiandola Pineale – Il terzo occhio

Cominci a guarire quando lasci andare le sofferenze del passato, perdoni chi ti ha fatto male e impari a perdonare te stessa per gli errori che hai fatto

Non importa che la frase sia declinata al femminile: riguarda tutte le persone indistintamente. Siamo esseri umani, perciò imperfetti., anche se vorremmo il contrario.

I tre concetti inclusi nell’elenco sono sicuramente capitati a tutti noi:

  • Soffriamo
  • Qualcuno ci fa del male
  • Commettiamo errori

Vorremmo che non ci capitasse mai nessuna delle tre cose ma, a volte, succede.  Biasimarsi o biasimare qualcun altro per aver commesso un errore porta solo a rimuginare. Non si può cancellare il passato, comunque si può cercare di porvi rimedio. Può accadere anche che la stessa cosa capiti più volte: a chi non è mai capitato di fare ripetutamente lo stesso errore? Chi non si è mai sentito vessato continuamente da qualcuno? Chi non ha mai sofferto?

In questo, dovremmo essere tutti un po’ come i campioni olimpici: possono cadere o commettere un errore…ma non per questo smettono di inseguire il sogno della medaglia d’oro.

Dovremmo ricordarci come si vive ogni giorno: c’è un tempo per il lavoro ed uno per il riposo. Ciò non vuol dire semplicemente dormire, ma anche trovare del tempo per dedicarsi ai propri hobby o fare una passeggiata.Ovviamente, includo anche il lavoro su sé stessi: dobbiamo fare qualcosa per guarire ogni giorno. Tuttavia, se oggi non otteniamo risultati, non dobbiamo scoraggiarci, ma perdonarci: in fin dei conti, non siamo rimasti con le mani in mano

Auschwitz – Canzone del bambino nel vento

Oggi è la giornata della memoria. Scegliere la canzone di cui parlare è stato semplice:  ho scelto Canzone del bambino nel vento, meglio nota come Auschwitz. Per i miei gusti musicali, preferisco la versione live dei Nomadi che vi propongo anziché quella dell’Equipe 84.

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Il pericolo non viene da quello che non conosciamo

Il pericolo secondo Mark Twain
Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è

Tutti abbiamo paura del pericolo, ma non credo che ci sia una definizione che metta tutti d’accordo. Chi si è avvicinato di più a definire il pericolo correttamente  è stato Mark Twain con la frase

Il pericolo non viene da quello che non conosciamo, ma da quello che crediamo sia vero e invece non lo è

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Buon compleanno

Oggi ho festeggiato il mio trentottesimo compleanno regalandomi un nuovo blog, a cui vi invito ad iscrivervi.

Forse ho scelto buon compleanno  per il titolo o – forse – perchè mi piace Irene Grandi.

Andando a fondo, però, credo che ci sia una spiegazione più corretta: il testo parla di desideri. 

Se non avessimo desiderinon saremmo umani. Esistono, però, tre giorni all’anno in cui questi desideri si fanno sentire in modo più pressante:

Sono giorni in cui si sente l’aria di Festa, ma anche giorni in cui si traccia una sorta di linea temporale. Molto probabilmente, in quei giorni tutti sono portati a pensare

Speriamo che i prossimi 365 giorni…

segue il desiderio.

Purtroppo, spesso non facciamo nulla per rendere il desiderio realtà. Vi confido un segreto: credo che il modo migliore per realizzare un desiderio non sia agire…perlomeno, non immediatamente.

La cosa migliore da fare è chiedere consiglio: spesso le persone che ci stanno accanto hanno una visione più distaccata della nostra nell’analizzare una situazione.

Roma – Bangkok -Giusy Ferreri, Baby K

 

Se seguite questo blog da tempo, vi sarete accorti che non seguo la moda…prova ne è che Roma – Bangkok uscita il 19 giugno 2015, mentre a Milano si teneva l’Expo.

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Benvenuta fra i miei pensieri…

chi vuole entrare nei miei pensieri è la benvenuta
Benvenuta fra i miei pensieri, scusa per il maltempo

Mi ha subito colpito la vignetta  della pagina Facebook Coma empirico che vedete. Una donna chiede

Dove siamo?

l’uomo interrogato risponde

Benvenuta fra i miei pensieri…scusa per il maltempo

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Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione…

Di  cosa siamo preoccupati ?
Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione.

Questa mattina, mentre andavo a lavorare,  ho trovato questa frase di Charlie Chaplin

Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro.

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I cowboy non mollano – Max Pezzali

Max Pezzali non è certo noto per essere un cowboy o per i testi impegnati, anzi. Ogni regola, però, ha la sua eccezione: I cowboy non mollano è l’eccezione.Il finale del video sembra un invito agli spettatori

Non fermatevi alle apparenze

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Se non parti, non lo saprai mai

è bello quando parti
Se non parti, non lo saprai mai

Canzoni e pubblicità sono parti di un binomio inscindibile almeno da quando esiste il cinema sonoro. Più raramente, una pubblicità è tradotta esattamente in più lingue: è il caso della pubblicità della Apple che – nella versione italiana – è doppiata da Dario Fo.

È la prima volta che – però – vedo il verso di una canzone in inglese tradotto ed usato in forma scritta per una pubblicità.

EDreams ha usato il verso

If you never try you’ll never know

di Fix you dei Coldplay, lo ha tradotto (correttamente) in

Se non parti, non lo saprai mai

ed ha realizzato la sua pubblicità.

Solo il tempo potrà dirci se la pubblicità è stata efficace o no…ma può già insegnarci qualcosa.

Con il nuovo anno, si fanno le solite promesse:

  • Dimagrire un po’
  • Dedicarsi di più alla famiglia
  • Non rimandare a domani ciò che hai procrastinato per 365 giorni l’anno prima

salvo poi infrangerle dal 2 gennaio. In questo caso, torna utile il protagonista di V per Vendetta, che parla a tutti noi dicendo:

Io so perché l’avete fatto. So che avevate paura.

 

Sicuramente: abbiamo paura delle conseguenze…ma stare immobili non è altrettanto pericoloso?

Ovviamente la risposta è affermativa.

Per farvelo comprendere, voglio farvi un esempio personale. Ogni volta che mi accingo a fare un viaggio, la notte prima è abbastanza insonne. Non si tratta di semplice preoccupazione di perdere il volo, ma anche di dubbi che mi prendono: ho scelto la meta giusta? E se poi mi annoio?

L’esperienza mi ha insegnato che spesso queste paure, almeno nel mio caso, sono infondate. Non posso dire che ogni viaggio sia stato perfetto, anzi ce ne sono alcuni che non rifarei, ma non avrei potuto combattere le mie paure se non fossi partito rinunciando ad una nuova esperienza.

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