Presi come siamo dalle necessità quotidiane, dal tempo che passa e dalla propensione e ricordare le tragedie, forse non tutti sanno che il 5 gennaio ricorre il sessantanovesimo anniversario della nascita di Peppino Impastato.
Fortunatamente, il quotidiano La Repubblica se ne è ricordato ed io ho deciso di condividere il video in cui è registrata la vera voce di Giuseppe mentre conduce la trasmissione Onda Pazza sulla sua radio. Molti si saranno accorti della sua presenza su Facebook, ma quanti lo avranno realmente ascoltato?
Stando al conteggio riportato sul sito, da quando è stato pubblicato al momento in cui sto scrivendo le visualizzazioni sono 675.000. Qualcuno potrebbe farsi impressionare da un numero espresso in migliaia, io no: mi impressionano più i milioni di persone che non l’hanno visto.
I motivi possono essere i più diversi, primo fra tutti il fatto che i giovani forse non hanno mai sentito parlare di Giuseppe. Personalmente, penso sarebbe bello potesse parlare di mafia anche solo a 5 millennials.
- Mancanza di tempo
- Non aver notato il video
- Preferire altri quotidiani
Sono tutte giustificazioni sufficienti? Non saprei. In altri casi, forse sì; nel caso di una ricorrenza felice per qualcuno che potrebbe essere ancora con noi e non lo è più per aver lottato in ciò in cui credeva, assolutamente no.
Io ve lo ripropongo, sperando che abbiate voglia di ascoltarlo. In una società come la nostra, questo video può sembrare anacronistico. Ormai non si parla più di mafia come a quel tempo e tanti personaggi citati – se non conosciuti – possono lasciarci indifferenti
La lezione di Giuseppe, però, non deve essere dimenticata. Il potere – non solo quello corrotto, ma anche quello con cui non siamo d’accordo – può e deve essere preso in giro. Buon 5 gennaio, Giuseppe Impastato.
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