Quaranta regole per parlare bene l’italiano

Umberto Eco ha proposto quaranta regole per l'italiano
Umberto Eco (1932-2016)

Questa sera non posso riportare citazioni: sarebbe troppo lungo. Mi accontento di proporre un ritratto di Umberto Eco, autore – tra le altre cose – di un regolamento di italiano intitolato

Quaranta regole per parlare bene l’italiano

Elencare tutte le regole sarebbe noioso, sia per me scriverle, sia per voi leggerle. Mi accontento di segnalarvi l’indirizzo a cui potete trovarle.

Qualcuno potrebbe fare la domanda

Perché proporre un contenuto del genere in un blog che parla di vita?

Non solo per ricordare a me stesso il tempo della scuola e che ho ancora molto da imparare.

Per chi crede, i dieci comandamenti sono regole di vita e qualunque persona deve sottostare alle regole dettate dalla legge. Purtroppo, hanno un problema: non possiamo infrangerle senza recare danno.

Non credo che saremmo mai condannati da un tribunale o da una divinità per aver violato le regole della grammatica. Ciò non toglie che  i cosiddetti strafalcioni siano molto fastidiosi.

Provate a pensare ad una persona qualsiasi: a chi non darebbe fastidio il fatto che trasgredisca determinate regole di vita comunemente accettate? L’unica giustificazione che potrebbe avere è quella di farci notare eventuali benefici nel farlo.

La scusa più comune è

Sono fatto così

Appunto: siamo esseri pensanti che si devono relazionare con altre persone: non ci avete mai pensato?

2 pensieri riguardo “Quaranta regole per parlare bene l’italiano”

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