
La frase di Chuck Palahniuk contraddice questa tesi secondo cui sarebbe bellissimo avere sempre tutto ciò che si desidera dalla vita
Finché non trovi qualcosa per cui lottare ti accontenti di qualcosa contro cui lottare.
La tesi, tra l’altro, era già stata comprovata dalla Piramide di Maslow: i bisogni cambiano col tempo e con l’età, perciò è impossibile che un bambino di cinque anni – per quanto precoce – abbia gli stessi bisogni di un adulto di quarantadue. Ad ogni età abbiamo un obiettivo diverso per cui lottare.
Per questo credo che l’agognata autorealizzazione sia una chimera. Per sentirsi realizzati dovremmo
- Fermare il tempo
- Accontentarsi di ciò che abbiamo
- Non avere ulteriori desideri
Se ci pensate bene, questo modo di vivere è ben presente anche…nei fumetti di Walt Disney: Zio Paperone è sempre impegnato ad accumulare nuove ricchezze o a difendere ciò che ha accumulato finora dalla Banda Bassotti o da Amelia. Mentre Paperino – sempre ostacolato dalla sfortuna – fa di tutto per uscire da una vita che non gli piace, Paperina vorrebbe un fidanzato più presente. Solo Gastone il fortunato sembra poter fare ciò che vuole senza sforzo.
Anche se sto parlando di un personaggio dei fumetti, perciò fantastico, stiamo parlando di qualcosa scaturito dalla mente di un genio che ha analizzato con i suoi occhi la realtà umana.
Nonostante l’esempio banale, questo post non vuole essere un elogio alla ricchezza materiale, ma alla ricchezza di passione: quella cosa che, anche non parlando d’amore, sentiamo quando ci sentiamo bene. Se si affacciano il pessimismo o – peggio ancora – ansia e depressione, smettiamo di lottare per i nostri desideri ed invidiamo gli altri per ciò che hanno e che noi non otterremo mai…E credetemi: so esattamente di cosa sto parlando.
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