Se state pensando che abbia scelto la canzone Bella Ciao cantata dai Modena City Ramblers per motivi politici, vi sbagliate: l’ho fatto per motivi storici.
Quella del secondo dopoguerra è una parte di storia che – almeno ai miei tempi, ora non saprei dire – per quanto bella si studiava quasi frettolosamente, negli ultimi mesi dell’ultimo anno di scuola, quello degli esami: è stato così alle medie, è stato così alle superiori. Non mi stupisce che sia la parte di storia più vicina a noi e, contemporaneamente, quella che conosciamo meno: chi la conosce, l’ha approfondita per motivi professionali o interesse personale.
Fino a quando sarà in vita la generazione che ha vissuto quel periodo abbiamo ancora speranza che la memoria non venga perduta: cosa accadrà dopo? Non lo so: spero che le generazioni future non interpretino queste due stesse parole che Dario Fo ha fatto incidere sulla tomba di Franca Rame
Bella, ciao
Come un semplice saluto: come si dice spesso
La storia è maestra…ma nessuno impara mai niente
Se è vero che ci sono molti documentari sui partigiani e sulla Seconda Guerra Mondiale, i documentari (di questo, come di altri generi) non sono molto considerati. I film hanno maggior successo, ma hanno il difetto di romanzare tante parti. Del resto, un film è anche un’opera di fantasia. Sebbene esistano tanti film storici, non tuttociò che è narrato è reale.
Inoltre, abbiamo un solo punto di vista, quello del regista o della produzione della pellicola. Per i documentari è leggermente diverso: dovrebbero fare delle fonti il loro punto-cardine.
Purtroppo, le persone hanno il difetto di giudicare le proprie opinioni solo da una fonte, senza valutarne altre.
Un commento su “Bella Ciao – Modena City Ramblers”