
La vita sorride a chi è molto forte. Non in senso fisico, ma a chi ha molta forza d’animo: ci è concesso arrabbiarci, ci è concesso ridere, ci è concesso litigare….ma non c’è spazio per il pianto.
Forse è questo il significato della frase condivisa da Extreme Videos
Sei così forte che quando piangi nessuno se ne accorge
Forse nessuno non è la parola adatta: a me basta una frase detta a mezza bocca da qualcuno per capire che ha dei problemi…esternare il mio pensiero faccia a faccia è un altro discorso.
Perché abbiamo vergogna di piangere? Perché pensiamo che ognuno di noi ha i suoi problemi e, ammesso e non concesso che ci voglia ascoltare, non potrà comunque fare nulla per risolvere una situazione. C’è anche una componente di paura: temiamo di essere ripresi per il nostro comportamento.
Dal punto di vista della persona che ascolta c’è un problema altrettanto grande:
- Siamo distratti
- Siamo troppo presi dai nostri problemi personali
Quante volte, presi dallo sconforto, avremmo voluto la classica spalla su cui piangere? Forse, ricordando tutte queste volte, ci avvicineremo di più gli uni agli altri, soprattutto nei momenti di sofferenza.
Tutto questo, però, dovrebbe avvenire in un momento in cui la vita sembra procedere tranquillamente: facile avvicinarsi agli altri quando sentiamo il bisogno di conforto, altrettanto facile è allontanarsi quando ci rendiamo conto di stare meglio.
Essere forte non significa non aver bisogno di contatti umani. Essere forte ignifica sopportare gli ostacoli della vita in modo che non ci fermino quando cerchiamo di raggiungere i nostri obiettivi.
Il pianto non è segno di debolezza: è segno che siamo umani, che abbiamo sopportato tante cose e che – probabilmente – non ce la facciamo più. In quei casi, meglio prendersi una pausa, magari sfogandosi con il pianto.
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