
Oggi la pagina Facebook Una pioggia di te ha condiviso la frase di Arianna
Che fatica dimostrare un’indifferenza che non si prova
Trovo che l’immagine di lo sfondo sia appropriata: alberi sempreverdi sotto il gelo invernale….Quale migliore metafora per indicare che – anche quando dimostriamo freddezza – siamo comunque vivi?
La metafora può andare persino oltre: superare l’inverno richiede fatica, sia per le piante, sia per gli animali, sia per le persone.
Se – metaforicamente – associamo l’inverno alle emozioni, può risultare ancora più difficile: quante volte fingiamo di stare bene, ma in realtà stiamo reprimendo le nostre emozioni? Io lo faccio infinite volte perché:
- L’ufficio non è il luogo adatto
- Vivendo solo, a casa non saprei con chi sfogarmi
- Le rare volte che esco a divertirmi, non è il momento adatto
Lo ammetto: è stata una strategia perdente! Ansia e depressione mi hanno aggredito.
Una cosa che richiederei all’umanità, cioè a tutte le persone, è quella di dedicarsi almeno venti minuti al giorno ad ascoltare il prossimo ed altrettanti ad ascoltare sé stessi. Probabilmente, non risolveremo le guerre, ma di sicuro sarebbe una piccola rivoluzione nei rapporti interpersonali.
Purtroppo, sembra che la maggior parte della gente abbia deciso di curare il proprio corpo, non il proprio spirito o la propria psiche. Riprendendo la frase che ho proposto oggi, si potrebbe dire che le persone provano indifferenza verso tutto ciò che non è fisico o – quantomeno – materiale.
Non sono questioni religiose come potrebbe sembrare a prima vista. La realtà è molto più semplice. Non vogliamo rispondere ad una semplice domanda
Cosa sto provando in questo momento?
Sia nel momento in cui siamo noi a stare male, sia quando (grazie all’empatia) vediamo qualcuno di afflitto. Se lo facessimo staremmo tutti meglio: purtroppo, siamo sempre più egoisti e sordi…anche verso noi stessi.
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