La gente non nasce depressa. Lo diventa a forza di trasformare i vaffanculo in silenzi.

Motivo per cui la gente è depressa
La gente non nasce depressa. Lo diventa a forza di trasformare i vaffanculo in silenzi.

Il web ci insegna non è necessario essere dei premi nobel della letteratura per conoscere ed esprimere la verità.

Proprio per questo mi piacciono le frasi anonime: ognuno di noi può dirle. Non avendo abbastanza competenze linguistico-letterarie (o non volendole usare) sono anche più schiette e sincere.  La frase di oggi ne è un esempio

La gente non nasce depressa. Lo diventa a forza di trasformare i vaffanculo in silenzi.

Solo Charles Bukowski usava un linguaggio scurrile nei suoi scritti: per tutti gli altri scrittori, non sarebbe risultato appropriato nemmeno stilisticamente parlando.

Forse è proprio per questo che la letteratura è piena di casi di depressione: gli autori non vengono ascoltati, ma letti! Manca il contatto umano tra autore e scrittore, tra blogger e utente internet, fra amici che debbono accontentarsi del telefono per sentirsi!

Non essere ascoltati può generare rabbia: non sfogare la rabbia può essere molto pericoloso. Nel migliore dei casi, può causare sintomi psicosomatici; in quello peggiore, degenerare nell’ansia.

Il problema nasce da vari fattori:

  • Ci vediamo sempre meno
  • Chattiamo sempre di più
  • Ci ascoltiamo sempre meno
  • Parliamo sempre di più

Avete notato che tutte le persone vorrebbero parlare, ma nessuno ascolta il prossimo? Lo facciamo perché siamo così convinti delle nostre ragioni che….non ascoltiamo quelle altrui, costringendo il nostro interlocutore a tenersi dentro un vaffanculo che non riesce a venir fuori perché è sempre più percepito come un offesa, non come un modo forse un po’ troppo sanguigno per far capire al prossimo che siamo tutti uguali e tutte le opinioni devono essere rispettate.

3 pensieri riguardo “La gente non nasce depressa. Lo diventa a forza di trasformare i vaffanculo in silenzi.”

  1. A me capita spesso di non essere ascoltata perché non ho nulla di interessante da raccontare. D’altra parte facendo una vita “normale” o le cose me le invento o niente…Ma è frustrante davvero. Ed è vero anche che alla fine ti deprime…

    1. La tua vita e la mia vita sembrano (sottolineo: sembrano) molto simili: non abbiamo mai novità da raccontare. Lavoro otto ore, giusto il tempo di rilassarsi un po’ di sera ed anche solo la visita al museo sotto casa è un evento eccezionale. Il brutto è che non è solo deprimente, ma non ho inventiva…e la cosa ti frustra ancora di più.

      1. Io ho invece ho molta fantasia e inventiva ma non la uso più…
        Anche io lavoro 8 ore al giorno più tre di tragitto per andare al lavoro (tra andata e ritorno). Credimi, la sera sono così stanca da non aver voglia neppure di vedere la televisione…

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