La canzone tormentone L’esercito dei selfie di Takagi e Ketra inneggia proprio all’attuale moda dell’autoscatto che imperversa su qualsiasi Social Network.
Arisa, Lorenzo Fragola (per la voce) e Francesco Mandelli (per la presenza scenica) sono presentati da un Pippo Baudo in versione Sanremo – Vintage.
Un contrasto? Una provocazione? Un semplice brano da dimenticare entro il 21 settembre prossimo venturo? Niente di tutto questo: uno spaccato della società moderna, molto basata sul selfie, termine anglofono per indicare quello che un tempo si sarebbe chiamato autoscatto.
Sono anni che vediamo sia i benefici che i malefici dei Social Network, difatti
Non abbiamo più contatti, soltanto Like a un altro post
Non faccio certo parte dell’esercito di cui parla la canzone: scrivo dietro un computer, scatto sempre dietro la macchina fotografica e mi immagino i visi felici di chi si mette in mostra su un monitor.
Mi mancano di contatti in carne ed ossa, ma mi devo accontentare: ansia, tempo e…società moderna non giocano a mio favore.
Vorrei farvi una domanda
Cosa preferite fra una chat e un incontro di persona?
Forse sbaglio io: forse sono io ad essere retrò come questo video. Chi ha trent’anni o poco più sa come erano i rapporti prima dell’avvento di internet…e può raccontarli a chi ha vissuto solo questo tipo di contatti.
Ecco perché mi piacciono più le cene al ristorante, le serate al pub o qualsiasi cosa fatta di persona piuttosto che una fredda telefonata e perché insisto tanto nell’organizzare qualsiasi cosa mi permetta di dialogare veramente con una persona. Sono legato ad un tipo di contatto che più umano non si può: quello vis a vis
Non so se vi sembra sbagliato o vecchio, ma voglio lasciarvi una considerazione: se tante volte trovo persino su internet che demonizzano questo mezzo di comunicazione….un motivo ci sarà. Il motivo è quello che – oggi come oggi – mancano i contatti umani.
4 pensieri riguardo “L’esercito del selfie”