
Il 14 maggio scorso sostenevo che non mi piacciono le persone che recitano una parte. Preferisco quelle che restano in silenzio…almeno quando non sanno cosa dire.
Oggi voglio rimarcare il concetto, postando la frase
Quando scegli il silenzio al posto della critica , sei il guerriero più forte senza armatura
Trovo normale che ci siano degli aspetti caratteriali o di vita che non ci piacciano degli altri: del resto, siamo tutti diversi. È altrettanto normale chiedersi a vicenda cose che riguardano la nostra vita privata: permette di conoscere meglio l’altro e di farci conoscere meglio dall’altro.
La critica è una cosa ben diversa: significa prendere ciò che sappiamo di una persona per giudicarlo. Si può fare una critica a proposito di
- Libri
- Film
- Quadri
- Opere d’arte in generale
Ma non si possono mai criticare le persone. Chiedo scusa a chi si è sentito criticato da me: non era questo il mio intento…evidentemente mi sono espresso male. Posso capire che essere criticati può fare stare male. Per quanto riguarda chi mi ha giudicato, vorrei sapere da loro il motivo per cui l’hanno fatto. Ricevere una critica semplicemente perché si ha un determinato carattere non è giusto.
Il silenzio, invece, ha un significato molto diverso: è come dire a qualcuno
Non so perché tu ti sia comportato così
Non sapere il motivo ha due soli comportamenti accettabili: o chiedere spiegazioni, oppure stare – appunto – in silenzio. Anche se sembra di voler essere curiosi in modo negativo, contestualizzare un qualsiasi comportamento aiuta a capirsi di più reciprocamente.
Certo, non posso negare una certa curiosità nel comportamento altrui, ma si tratta di un mero interesse scientifico, se così possiamo chiamarlo. Del resto, è proprio conoscendo meglio sé stessi e gli altri che si riesce a vivere meglio