Oggi devo fare un cambio di rotta in corsa: avevo previsto di scrivere a proposito di una certa frase, ma gli eventi delle ultime ore mi hanno fatto ricordare la canzone In compagnia, un vecchio duetto di Eros Ramazzotti, in compagnia di Stefano Bozzetti.
Ciò che mi colpisce di più di questa canzone è il ritornello
Riuscire ad essere uguali
In ogni diversità
E dai colori più strani
Un’alba uscirà
Ciò può avere molti significati, ma il mio resterà sempre e solo uno: occorre accettare l’altro per ciò che è e trattarlo come lui vorrebbe essere trattato. In questo modo si può stare con qualcuno. Non parlo solo dei casi in cui si esce con gli amici, ma di tutte le occasioni in cui si deve interagire con gli altri.
Ma come vogliono essere trattate le persone? In generale, mi verrebbe da rispondere
Da persone
Il problema è che non c’è un modo univoco per interpretare immediatamente questo concetto: occorre conoscere bene le persone, anche nei momenti più bui, per capire come comportarsi con loro. Un qualsiasi comportamento che noi giudichiamo strano potrebbe essere considerato normale per altri.
Non occorre una laurea in psicologia, basta solo essere aperti al modo di vivere altrui: non è il nostro modo di vivere, ma è comunque degno di rispetto.
Credo che il modo migliore per comprendere il modo di vivere altrui non sia solo frequentarsi, ma anche essere reciprocamente curiosi verso l’altro: domandando apertamente all’altro le motivazioni del proprio comportamento otterremo tre effetti
- Conosceremo meglio il prossimo
- Ci mostreremo aperti e comprensibili verso di lui
- Eviteremo fraintendimenti
Potrebbe capitare che la compagnia sia formata in modo multietnico o multi-regionale: chi di voi mi legge e non è razzista a tal punto di stare insieme solo con le persone nate nello stesso quartiere sa di cosa parlo. Non occorre un comportamento diverso, occorre comportarsi allo stesso modo che si terrebbe con un italiano.
Allora, dai colori più strani, un’alba uscirà….
4 pensieri riguardo “In compagnia – Eros Ramazzotti”