
Ieri sera sono andato al cinema a vedere il film Il colore nascosto delle cose: non ne farò una recensione, anche perché il mio amico Alex è ben più competente di me in materia.
Mi ha colpito molto la frase pronunciata da Valeria Golino in una scena
Noi invece anche volendo non ci possiamo fermare all’apparenza: dobbiamo andare oltre
Il noi della battuta è riferita alla condizione di non vedente, a cui Emma (il personaggio interpretato dalla Golino) reagisce con tenacia e caparbietà. Una condizione che, a mio parere, riguarda in senso metaforico anche molte persone che in realtà ci vedono benissimo. Sono tutti coloro che hanno dei limiti, qualunque essi siano, ma cercano di superarli o compensarli in qualche modo.
Io, per esempio, sono una persona ansiosa, ma cerco di compensare questo mio difetto con la riflessività e l’empatia (che poi non riesca a farmi capire è, ovviamente, un altro discorso). Se fossi stato l’esatto contrario, forse avrei fatto un corso di paracadutismo, anziché scrivere un blog. Ho preso solo il mio caso, che è quello che conosco meglio, ma vi invito a portare anche la vostra testimonianza.
Trovo che l’empatia sia un bellissimo pregio, se usato correttamente (io sto ancora imparando): come nel caso dei non vedenti, le persone empatiche non si fermano all’apparenza, ma vanno oltre. Comunque sia, sostenere che esistano brutti pregi è un vero e proprio ossimoro: ogni pregio è bello a suo modo.
Ciò che ho appena scritto può aiutarci a relazionarci bene con il prossimo: ogni persona che conosciamo ha pregi e difetti. Come dice Valeria Golino, non dobbiamo fermarci all’apparenza (dei difetti) e andare oltre, scovando la bellezza (nascosta) dei pregi. Magari può sembrare un ossimoro, ma non lo è: certi pregi sono molto più importanti di quanto non appaiano…in apparenza
Un messaggio per Antonella: mi fa veramente piacere che questo articolo ti sia piaciuto