
Poiché alla mia amica Lucia è piaciuto il mio articolo di ieri, ho deciso di ringraziarla condividendo sul mio blog ciò che ha postato oggi sul suo profilo Facebook.
Si tratta della frase
E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica
Una citazione attribuita a Nietzsche che trovo molto adatta a questo blog, visto che parlo spesso di vita in modo quasi filosofico. Spero che anche coloro che non si dilettano con la filosofia possano capirmi.
Credo che tutto il testo si regga sulla parola sentire: un verbo spesso usato solo in un senso, quello sensoriale, e poco spesso associato alla sesta definizione che trovate sul dizionario, che la associa alla sensibilità.
Anche l‘immagine di sfondo sembra rimarcare il concetto: quante volte prestiamo più attenzione alla bravura dei ballerini che alla musica che li accompagna? Eppure, fa parte tutto dello stesso spettacolo.
A volte, certa gente si focalizza su un singolo dettaglio, spesso un difetto, dimenticando di valutare l’insieme della persona che frequenta. Sono quelle classiche persone che direbbero al prossimo
Sei un bravo ragazzo, ma….
facendo seguire una critica: sono le persone che non possono sentire la musica.
Dobbiamo rassegnarci ad un fatto: non tutti gli uomini hanno la stessa sensibilità. Questi uomini non hanno sufficiente empatia per capire il prossimo o, per usare la terminologia usata da Nietzsche, sentire la musica.
Purtroppo, l’unico modo per sentire qualcosa è aprirsi con il mondo, ma molta gente non sembra disposta a farlo….Come si suol dire
Il mondo è bello perché è vario
Da quale libro è tratta la frase?
Grazie della domanda; sono andato a controllare e Wikiquote segnala: “La frase viene spesso attribuita a Nietzsche sia in lingua italiana che in lingua inglese, tuttavia non vi è alcuna evidenza che la citazione appartenga realmente al filosofo tedesco”, pertanto ho corretto l’articolo, dicendo che è una frase attribuita a Nietzsche.
Chiedo scusa dell’errore.
Pubblicata da una mia conoscente su facebook l’ho commentata richiamando un vecchio proverbio che dice che l’abito non fa il monaco. Ovviamente mi riferivo ad un concetto più ampio e profondo dell’abito. ci si omologa in certi standard personali e non ci si immedesima in quello che si cela in un individuo oltre l’apparenza. così come dici te lo spettacolo che è fatto di danza e musica per i “sordi” è solo danza. Il commento della conoscente è stato che non ho capito bene la frase. Dal momento che io ho seguito solo studi tecnici non ho replicato ma vorrei avere da te un giudizio.
Non credo che serva il mio giudizio. Una frase del genere (ma anche qualsiasi frase) può essere interpretata a proprio piacimento o quasi. A meno che ci sia qualcuno (l’autore stesso o un suo estimatore che ne conosca bene il pensiero) ogni frase può significare una determinata cosa per qualcuno e altro per qualcun altro.
Forse dovevi rimarcare il concetto “ci si omologa in certi standard personali e non ci si immedesima in quello che si cela in un individuo oltre l’apparenza”…magari si è trattato di una semplice incomprensione