
Il post di oggi potrebbe sembrare una grossa presa in giro, dati i presupposti. Sinceramente, però, è dura che io prenda in giro una persona, soprattutto se non ho mai avuto a che fare con lui faccia a faccia.
Parlerò di un’immagine
- Postata sulla pagina Facebook Io ho stato qua
- Raffigurante Paperino/Donald Duck, l’emblema Disneyano della sfortuna e della vita dura
- Raffigurante Paperino/Donald Duck mentre sta sollevando pesi
Eppure Paperino non si arrende, tanto da pronunciare la frase
La vita è dura? Beh, io lo sono di più!
Un concetto pronunciato già da John Belushi e – probabilmente – da altri prima di lui, ma difficilmente applicabile nella vita reale, non è vero? Niente di più sbagliato! Anche quando a volte ci sembra di esserci arresi, se abbiamo modificato modo di procedere, non abbiamo fallito: abbiamo semplicemente cambiato strada.
C’è un piccolo esperimento per comprendere come la nostra vita procede nel corso del tempo: tenere un diario. Così come tenete quotidianamente nota delle spese affrontate, annotate ciò che vi accade ogni giorno. Magari potreste cominciare ciò che scrivete ogni giorno con la frase
Oggi è stata dura perché
Ovviamente, completando la frase con la motivazione che vi ha fatto apparire dura la giornata appena trascorsa. A fine mese, e solo allora, rileggete quanto vi è capitato nei giorni precedenti.
Ponetevi una domanda, solo a voi stessi
Oggi riterrei quella stessa situazione altrettanto dura?
La risposta sarà ovviamente diversa a seconda dei casi: non mi va di azzardare ipotesi. Se la faccenda risulta ancora dura, forse è il caso di cambiare qualcosa, anche solo punto di vista, non vi pare?
A fine anno, se avete scritto anche solo poche pagine (magari dei giorni più salienti), vi accorgerete che qualcosa di bello accade con una certa frequenza…probabilmente, però non ce lo ricordiamo, perché è più semplice ricordare gli eventi brutti.