
È di oggi la notizia proposta dal quotidiano La Repubblica
Niccolò e Giorgio, gli sposi gay più giovani d’Italia: “Troppo presto per questo passo? Ma noi ci amiamo”
Non credo sia una notizia degna di un quotidiano, ma non certo per colpa del giornalista Gabriele Guccione, autore dell’articolo: la colpa è della società italiana. Dire che semplicemente che è troppo presto affinché la società accetti di buon grado i matrimoni gay non aggiungerebbe nulla alla questione.
Non trovo per nulla strano che in un Paese in cui
- I matrimoni omosessuali sono ancora poco accettati
- Ci si sposa sempre più tardi
un fatto del genere meriti spazio sui giornali, perché siamo così benpensanti che non accettiamo il modo di vivere altrui, se diverso dal nostro. I Paesi Bassi, da cui ogni tanto vorrei prendessimo esempio, non darebbero così spazio alla notizia. Lo stesso dicasi per la civilissima Gran Bretagna: i figli di questa terra escono dal nido molto più presto che nel Belpaese.
Inoltre, consideriamo la giovane età delle persone coinvolte: sarebbe stato troppo presto anche se si fosse trattato di un normale matrimonio eterosessuale, perlomeno in Italia. In questi casi, se ci si sposa così giovani, ci sono motivazioni pratiche, come l’imminente nascita di un figlio.
Non sono necessarie notizie di cronaca, per rendersene conto, ma basta porci una semplice domanda
Quando è stata l’ultima volta che abbiamo criticato qualcuno?
Non conosco la vostra risposta. Sicuramente, è passato molto meno tempo di quanto immaginiamo, ma non ce ne rendiamo conto.