Probabilmente, chi leggerà questo articolo si lascerà condizionare dalla parola tubiamo, andrà a cercarla sul vocabolario ed è nato negli anni novanta o è troppo giovane per ricordarsi la televisione degli anni ottanta non capirà un tubo. Chi è più vecchio, dovrà scavare nei meandri della memoria, magari faticando un po’.
Vi rinfrescherò la memoria: tubiamo è la parola coniata quasi appositamente per pubblicizzare il formato dei Baci Perugina, appunto contenuti in una scatola a forma di tubo.
Negli anni la pubblicità è molto cambiata. Nel 1986 andavano di moda
- I Jingle, cioè delle canzoni appositamente create per le pubblicità
- I Jeans a vita alta e magari con i bottoni al posto della zip
- Le T shirt bianche
In uno spot di quell’anno ci sono tutti questi elementi ed anche dei giovanissimi Claudia Gerini e Riccardo Rossi.
Se nei discorsi attuali dicessimo
Tubiamo?
a poche persone verrebbero in mente i baci perugina. Se ricordassimo alle stesse persone gli elementi che ho citato prima, ammesso che siano dell’età giusta, probabilmente vi racconteranno tante cose legate a quegli stessi oggetti.
Forse oggi vi sembrerò un po’ nostalgico, ma resta un fatto che spesso commettiamo due errori in contrapposizione fra loro:
- A volte ci dimentichiamo del presente, rimpiangendo il nostro passato
- A volte ci dimentichiamo del passato, vivendo esclusivamente nel presente
Se è vero che cresciamo giorno per giorno e oggi siamo diversi da ciò che eravamo ieri e da ciò che saremo domani, è anche vero che non dobbiamo mai dimenticare chi eravamo e da dove siamo venuti.
Ogni persona è diventata ciò che è in base alle scelte fatte e agli eventi che ha vissuto. Magari sono cose che non ha deciso personalmente, ma che l’hanno influenzato. Pensate ai Bambini sulle navi dirette oltreoceano: sono diventati americani perché i loro genitori hanno cercato fortuna nel Nuovo Continente.
Non è una operazione di nostalgia, la mia: voglio solo farvi notare quanto le nostre scelte siano condizionate dal nostro passato.
eh già…è come “two gust is megl che one” 🙂
Grazie per avermi ricordato lo storico spot con un giovanissimo Stefano Accorsi…magari ne parlerò prossimamente!
A disposizione! 😉