
Non so se è perchè sia domenica, oppure perchè la settimana prossima è Natale, ma stasera ho voglia di scherzare, anche se non troppo.
La frase dell’utente Twitter e condivisa dalla pagina Facebook Univeti non necessita certo di grosse spiegazioni
Io amo Dante, follemente. Anche perché mi ha insegnato “Vuolsi così colà dove si puote/ciò che si vuole, e di più non dimandare”, che è la più bella perifrasi mai sentita per dire a uno “Fatti i cazzi tuoi”
Chiunque abbia fatto le scuole superiori conosce il Sommo Poeta, i suoi versi e magari si sarà dilettato a farne una versione satirica.
Lo sguardo superficiale usato fin qui, però, non mi basta:voglio andare oltre.
Nella vita, a tutti saranno capitate queste due cose:
- Insultare qualcuno
- Essere insultati da qualcuno
Le offese gratuite non mi sono mai piaciute sia chiaro. Tuttavia, esistono almeno due eccezioni:
- Quando qualcuno ci offende
- Quando abbiamo instaurato con qualcuno uno spirito cameratesco
Nel primo caso, sarebbe troppo semplice vendicarsi, ma dobbiamo comunque mostrare il nostro disappunto con civiltà e ironia: una parafrasi è proprio quello che ci vuole…e più alto è la fama della citazione usata, meglio è.
Nel secondo caso, che potremmo definire cameratismo, le parole non sottendono un significato offensivo, bensì uno diametralmente opposto, che potrei riassumere con un pensiero come
So che mi capisci così come io capisco te: faccio questa battuta perchè tu la intenderai nel modo corretto
A volte, però, può capitare che qualcuno esageri: non dobbiamo avere paura nel mostrare il nostro disappunto. Un dialogo aperto migliora sensibilmente i rapporti.