Non dite “a domani”, così, tanto per dire…

Non dite "a domani", così, tanto per dire...
Non dite “a domani”, così, tanto per dire…

Ci sono locuzioni che usiamo senza rendercene conto, un po’ come gli auguri di Natale. A volte non ci rendiamo conto di quanto le nostre parole possano assumere un significato molto più profondo per chi ci ascolta.

La frase di oggi capovolge il concetto in modo radicale

Non dite “a domani” così, tanto per dire. Non dite “a domani” se non volete farvi sentire. E neanche “ci sentiamo, ci vediamo presto” per poi sparire. Niente cuoricini, baci, “fatti sentire”. Non fate promesse se non le sentite, se non ci pensate, non le volete. Date peso, alle parole, date peso alle persone.

Serena Di Caprio ha riassunto in quattro righe ciò che io mi propongo con il mio blog: farvi capire che le persone che ci circondano sono importanti.

Sebbene sia un concetto che deve essere letto, oltre che il cervello, serve anche il cuore per comprenderlo.

L’esercizio che vi propongo è semplice in teoria, ma occorre coraggio per metterlo in pratica: cercate di ricordare l’ultima volta in cui vi siete sentiti feriti dal comportamento di un amico o di un famigliare. Successivamente, cercate di ricordare una situazione simile, ma a ruoli invertiti, in cui potenzialmente siete stati voi a ferire qualcun altro.

Appena avete trovato la persona a cui avete causato dolore – sia pure involontariamente – contattatela. Per favore, non usate Facebook. In questo caso, credo che la graduatoria migliore sia la seguente:

  1. Lettera cartacea: scritta di vostro pugno su una bella carta da lettera, lascerete fluire le vostre parole per almeno una pagina. Chi la riceverà, fra qualche giorno, non cestinerà il vostro messaggio frettolosamente
  2. Telefono: al giorno d’oggi, è più facile usare il cellulare che il cosiddetto fisso, ma raramente le chiamate a casa possono essere rifiutate.
  3. Posta elettronica: i difetti sono palesi (il mittente può essere bloccato e il messaggio è scritto freddamente al computer), ma occorre fare un tentativo.

Potete anche usare tutti questi metodi uno dopo l’altro, partendo dall’ultimo, per riavvicinarvi gradualmente alla persona. Se non vi presterà ascolto…almeno ci avrete provato.

 

3 pensieri riguardo “Non dite “a domani”, così, tanto per dire…”

  1. Le parole sono importanti. Occorre dar loro il loro vero significato. Amico e’ una parola importante… che si usa ( abusa) per definire un contatto su FB…. un contatto che vale piu’ dell’amico vero che non siamo piu’ in grado di distinguere… le persone
    … i contatti sono diventati intercambiabili…che tristezza

    1. Molto triste, anche perché non stiamo parlando di “poche persone che si comportano così”: mi sembra che la maggior parte delle persone si comporti in questo modo, salvo eccezioni.

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