Mi sento come se il mondo volesse vedere

 

Mi sento come se il mondo volesse vedere fino a che punto resisto
Mi sento come se il mondo volesse vedere fino a che punto resisto

Oggi, se mi avreste incontrato per strada e mi aveste domandato come mi sentissimolto probabilmente vi avrei citato la frase

Mi sento come se il mondo volesse vedere fino a che punto resisto

Non è successo nulla di grave, per fortuna, ma è come se una serie di piccoli contrattempi mi avessero un po’ stancato. Del resto, la vita è così: non sembra sempre rose e fiori.

Morte a parte, però, non c’è nulla che non possa essere aggiustato. A volte, può bastare veramente poco. Eccovi tre esempi personali:

  • Una telefonata con un amico
  • Un caffè con i colleghi
  • Qualche parola scritta

Sono cose che mi fanno vedere il mondo con un po’ più di leggerezza, quando mi sembra di non farcela più a sopportare tutto.

Oggi, per esempio, ho chattato con un’amica brevemente. No, non è Consolata, ma la donna a cui dedicai implicitamente l’articolo del 12 maggio scorso. Scambiarsi domande ed opinioni è stato a suo modo terapeutico. Vuole dire comunicare a qualcuno come ci si sente in quel momento è come è la nostra visione della situazione.

Parlando con una persona si possono notare diversi punti di vista di una stessa situazione. In ambito aziendale, qualcuno lo chiama brain storming, qualcun altro riunione. Non è una di queste cose, ma è come se – in un certo senso – lo fosse: un lavoro che si fa in squadra, anche se lo si fa in un momento di libertà.

A volte, restiamo bloccati dall’espressione mimico – facciale non certo sorridente di una persona, quasi pensando di essere dei disturbatori. Non avete mai pensato che la persona in questione vorrebbe parlare con qualcuno?

Non so cosa possa fare bene a voi, quando trascorrete delle giornate pesanti: se volete, potete condividere le vostre esperienze commentando l‘articolo.

 

 

3 pensieri riguardo “Mi sento come se il mondo volesse vedere”

  1. Una volta c’era la musica… che aveva un bell’effetto terapeutico; oggi, invece, per ovvi motivi, ci sono film soprattutto quelli tratti da storie vere. Mi mettono energia: se ci sono riusciti gli altri, perché non dovrei riuscire pure io… e, poi, sicuramente un’amica o un amico buon ascoltatore fa sicuramente la sua buona parte

  2. Certe giornate non finiscono mai. Insopportabilmente lunghe e “laboriose”. Basta poco per far girare tutto al meglio. Un buon libro, un bel film.. una tazza di the lasciando che i pensieri (quelli belli) svolazzino in giro..

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