
Voglio celebrare il passaggio del mio blog a wordpress.org con una frase di Charles Bukowski, autore che mi piace parecchio, ma di cui non parlavo da tempo
Puoi mettere in gabbia una tigre, ma non puoi essere sicuro di averla domata
Ovviamente, il vecchio Charles non si riferiva ai giardini zoologici o alle tigri, ma alle persone. Forse aveva già letto 1984 e potrebbe esserne stato influenzato, chi lo sa?
La storia, specie quella relativamente recente, ci insegna che le dittature hanno una fine. Poco importa se ad essere sottoposta a dittatura è una singola persona: pensate al rapporto che avevate instaurato fra voi ed una persona da cui vi sentivate oppressi.
Una persona che non ne può più ha due alternative:
- Soccombere
- Lottare
Nel primo caso, si accettano passivamente gli eventi: credo che ciò avvenga per quello comunemente chiamato quieto vivere. Nel secondo, dopo un po’, l’istinto della tigre prevale sulla ragione umana.
Il nesso tra l‘istinto animalesco e la ragione umana è più evidente di quanto non si possa pensare a prima vista. L’uomo è evoluto da specie che consideriamo inferiori e di cui abbiamo conservato alcune peculiarità, fra cui l’istinto, che può essere anche quello di attaccare.
Immaginate una tigre in gabbia, come quella rappresentata nell’immagine e nella metafora. Se la liberete, sarà piuttosto felice di vendicarsi. Per quanto intelligente, una tigre resta sempre inferiore all’uomo per la capacità di domare i propri istinti, ma più forte dell’uomo dal punto di vista fisico.
Se libererete la tigre che è presente nel profondo di ogni persona, forse lo rimpiangerete. Usate il buon senso e la ragione, se non volete essere attaccati e cercate di ascoltare di più il prossimo.