
Guardo poco la televisione, ma sarei un marziano se dicessi di non conoscere Vittorio Centopercento Brumotti. La notizia che lo riguarda è breve: secondo la Repubblica, Vittorio e la troupe che lo seguiva sono stati vittime di un attacco intimidatorio mentre stavano girando un servizio per Striscia la notizia riguardante lo spaccio di stupefacenti.
Vittorio ha commentato su Instagram la vicenda pubblicando un’immagine che lo ritrae in sella alla sua motocicletta con il dito medio alzato rivolto alla macchina fotografica
Un dolce saluto a tutti gli spacciatori 😁😁😁! Venditori di morte 💀! Avanti tutta nella nostra guerra con il 📣 #brumotti #droga
Ho preferito il frame tratto dal servizio di Striscia la notizia a puro scopo di cronaca. Questa vicenda mi ha riportato alla mente la figura di Peppino Impastato. Sia Brumotti, sia Impastato (e – per metonimia – i servizi che portano la loro firma) sono personaggi scomodi per chi ha a cuore più il proprio tornaconto personale piuttosto che quello delle persone comuni.
Fortunatamente, queste persone sono la minoranza, chi è contro di loro è la maggioranza. Sfortunatamente, le prime sembrano essere più coese delle seconde.
I mezzi per contrastare questo fenomeno li conosciamo tutti: inutile che ve li indichi io. Tuttavia, mi sembra che non usiamo il mezzo fondamentale per porre fine a tutto questo, perché abbiamo paura del prossimo: quello di ascoltarsi e parlarsi di più.