
In questi giorni circola la notizia che il pesto alla genovese sarebbe in lizza per entrare nell’elenco delle specialità gastronomiche considerate patrimonio dell’Unesco, andandosi ad aggiungere alle connazionali Pizza e Dieta Mediterranea.
Su Twitter l’evento è stato celebrato addirittura da dio (questo il nome dell’utente) con la frase
Basilico, pinoli, pecorino, aglio, olio, sale. Nessuno di loro sarà candidato a diventare patrimonio UNESCO: solo il Pesto. Perché il Tutto è superiore alla somma delle parti
Se stiamo a ben vedere, questo è valido anche per le persone: scientificamente parlando, siamo solo un insieme di cellule combinate in un certo modo. Anche tralasciando la genetica, questo insieme di cellule può combinarsi in svariati modi; ad ogni modo corrisponde un risultato diverso.
Se volete un esempio pratico di quanto sto dicendo, basta che sostiate per qualche minuto davanti ad uno specchio e cercate di ritrovare una persona esattamente identica a voi. Nemmeno i gemelli omozigoti appaiono esattamente uguali fra loro, per quanto lo siano geneticamente parlando: basta cercare qualche immagine su Google o ricordare una coppia di gemelli che conoscete personalmente per rendersene conto.
La nostra vita è composta anche:
- Dalle esperienze che facciamo
- Da come percepiamo quelle esperienze
- Da cosa impariamo da quelle esperienze
Se fosse possibile, io dichiarerei il novanta percento delle persone patrimonio UNESCO semplicemente per la loro unicità. Gli altri, se la vita fosse un esame, sarebbero rimandati a settembre, perché non hanno capito la lezione fondamentale: nessuno può criticare il prossimo per qualsiasi motivo. Il motivo è logico: se io sono diverso da voi, saranno diverse le esperienze fatte, le percezioni avute e le lezioni apprese.
Quanta gente si comporta in modo esattamente contrario? Secondo me, tantissima: finché si tratta di guidare un Paese, criticare il modus vivendi può essere anche accettabile. C’è – forse – qualcuno contento del Debito Pubblico o dell’evasione fiscale?
Sicuramente no. Nel momento in cui – però – la critica si rivolge al modo di vivere, il discorso cambia: se non si è feriti da un determinato comportamento, non possiamo criticare nessuno…..ma solo se non siamo feriti, altrimenti è legittima difesa!