Se non fosse cantato da Sister Cristina, alias Suor Cristina Scuccia (la vincitrice dell’edizione 2012 del talent The voice of Italy) il brano Felice sembrerebbe banale: la dedica ad un amico o ad un generico amore ferito.
Dato il suo status di religiosa, dobbiamo considerare una seconda possibilità: il brano è dedicato ad ognuno di noi. Escludo Dio a – priori perché non credo che abbia bisogno di sentirsi Felice. Noi, invece, abbiamo bisogno di sentirci felici.
Anche volendo tralasciare il fatto che il mondo non sempre ci permette di ottenerla, occorre anche intendersi su cosa si intenda per felicità. In questo caso, il vocabolario non serve quasi a nulla: le definizioni che fornisce sono asettiche. Ognuno ha un proprio modo per definire questo concetto:
- Non avere problemi economici
- Essere amato
- Amare
Sono solo tre esempi.
Il concetto cambia con l’età: a sei anni, per essere felici, ci sarebbe bastata qualche ora tirando quattro calci ad un pallone sognando un futuro in Serie A. Con lo scorrere del tempo, le priorità cambiano, eppure….
Eppure – in fondo al nostro cuore – c’è sempre uno dei desideri che abbiamo espresso da bambini e che non siamo riusciti a realizzare: non lo possiamo ricordare con facilità (o – forse – non riusciamo nemmeno a ricordarlo), ma possiamo essere certi che è rimasto in fondo al cuore, perché certe cose non si dimenticano.
Per fare emergere questo ricordo basta veramente poco. Ogni sera, dopo aver spento la luce della camera per addormentarsi, bisogna lasciare andare la mente dove vuole lei: oltre a rilassarvi più o meno profondamente (a seconda della quantità di stress accumulato nella giornata), pian piano emergeranno quei desideri che avete dimenticato.
Alcuni delle volontà saranno – forse – impraticabili, ma ce ne saranno altre che possono essere riprese in mano…è solo uno dei tanti modi per ottenere una vita felice
Bell’articolo! Manca la cultura della ricerca della felicità. Spesso la felicità è sinonimo di benessere e sappiamo, soprattutto io e te, che il benessere è l’insieme di alcuni valori… Ora non vorrei toccare una nota dolente, ma effettivamente dalle classifiche l’Italia è solamente al 47° posto per “raggiungimento della felicità”… Facciamocene una ragione, abbiamo ancora molto da imparare…