
Se io vi domandassi
Perché vi piace la musica?
Riceverei una risposta diversa per ognuno di voi
Dave Grohl, tempo fa, ha rimarcato in modo efficace lo stesso concetto con la frase
Una delle cose più belle della musica è che tu puoi cantare per 85.000 persone e loro possono ricantarla per 85.000 motivi diversi
La musica potrebbe essere sostituita con qualunque altra attività o qualunque altro oggetto vogliate: il risultato non cambierebbe. Ognuno di noi svolge quella determinata attività semplicemente perché gli piace e prova piacere nello svolgerla.
Quando parliamo di questioni legate al dovere, tuttavia, la faccenda si fa un po’ più complicata. Non sempre il nostro stile di vita è comprensibile per chi non vive le nostre stesse situazioni.
Credo che l’errore sia dettato dal comportamento di chi parla, non di chi ascolta
- Diamo per scontato di essere stati chiari
- Supponiamo che il nostro interlocutore abbia la nostra stessa opinione
L’esperienza ci dimostra che – spesso – non è così: quante volte ci scorniamo con il nostro migliore amico per questioni politiche? Credo tantissime, ma non credo che le divergenze di opinioni inficino il reciproco rapporto. Quante volte capiamo essere stati fraintesi? Credo altrettante.
Di certo, con gli amici si crea una situazione strana: da un lato, vorremmo essere compresi, dall’altro noi vorremmo comprendere il nostro interlocutore.
Ho sempre sostenuto che occorre ascoltarsi di più, ma non ho mai spiegato come mettere in pratica questo concetto. Il modo è pazzescamente semplice: sedersi a tavolino!
La soluzione può sembrare la solita: del resto, vi sto dicendo solo che dovete parlare di più con il prossimo. Per essere più chiari, dovete tenere bene in mente che ogni persona è diversa dalle altre; pertanto, ciò che per voi appare chiaro come la luce del sole, per il prossimo potrebbe non essere così chiaro.