Giovedì sera ho visto il nuovo musical basato sulla storia di Mary Poppins. L’unico modo per definirlo è, ovviamente, Supercalifragilistichespiralidoso.
Come si legge su navigando su internet, Supercalifragilistichespiralidoso avrebbe un suo significato
Fare ammenda per la possibilità di insegnare attraverso la delicata bellezza
Di certo, le parole della definizione stonerebbero in una canzone, specie per bambini, anche se a cantarla è Cristina D’Avena.
Una parola inventata, dedicata ai bambini, con una definizione un po’ complessa: non vi sembra che Supercalifragilistichespiralidoso possa essere definita anche in questo modo?
Di certo, i bambini non hanno bisogno di complessità, ma del suo esatto contrario: è diventando persone adulte che sentiamo le necessità di complicarci la vita…diventando complessate!
Non credo che la nostra vita abbia bisogno effettivamente di tutto ciò di cui è contornata, ma siano sufficienti:
- Qualcuno da amare
- Qualcuno che ci ami
- Un po’ di sicurezza
il resto è solo traffico!
I monaci buddisti (e i monaci in generale, a prescindere dalla religione seguita), sembrano essere le persone più felici in generale, ci avete mai fatto caso? A loro basta un vestito e qualcosa da mangiare, adempiere pochi doveri con costanza, ed il gioco è fatto: se non è delicata bellezza questa!
Noi persone comuni, invece, commettiamo uno sbaglio: ci complichiamo la vita anche con ciò che dovrebbe essere qualificato come piacere! Per esempio, ci obblighiamo a divertirci tutte le sere. A volte, otteniamo l’effetto opposto: ci annoiamo facendo zapping in televisione!
Vorrei che faceste un piccolo esperimento: la prossima settimana, andate a letto mezz’ora prima del solito tutte le sere. Secondo me, infatti, non è necessario andare a dormire sempre alla stessa ora e cercare di fare qualcosa per riempire il tempo fino a quel momento.
Se avrò ragione, dopo pochi giorni vi sentirete più riposati, e potrete dire che la vostra vita sarà Supercalifragilistichespiralidosa.