Spero non me ne vogliano tutti i fan dei R.E.M., ma la prima voce a cui penso quando mi viene in mente Everybody Hurts è quella di Jasmine Thompson, non quella di Michael Stipe.
Il timbro della voce e dall’intonazione data al brano nei due casi trasmette emozioni diverse. La voce di Michael mi trasmette un che di acredine, mentre quella di Jasmine mi trasmette tristezza.
Il titolo contiene la parola everybody, cioè tutti. In due parole, anche solo il titolo dovrebbe ricordarci che tutti soffrono. Purtroppo, a volte ci dimentichiamo.
In questo caso, tutti dovrebbero leggere il testo e la relativa traduzione.A parte il fatto che sembra quasi una poesia, mi sembra un buon promemoria per ricordarci che la sofferenza non è solo una cosa che riguarda solo noi.
Ammettiamolo: quando soffriamo, siamo anche un po’ egoisti. Il rischio di questo comportamento umano è quello di trascinare le persone care nella sofferenza, anche se per motivi diversi.
Anche a me capita di soffrire, ci mancherebbe, ma uso un modo molto più privato e personale per sfogarmi: la musica. A seconda di come voglio sfogare la mia sofferenza, scelgo una canzone diversa.
Non dimentichiamo, infatti, che le canzoni e le relative voci possono esprimere vari sentimenti. Per esempio
- La voce di Massimo Vecchi dei Nomadi mi trasmette rabbia e grinta
- Le voci dei membri dei Pentatonix hanno un che di etereo
- Elio e le Storie Tese trasmettono allegria anche tramite la voce
Anche solo tramite questo breve elenco, potete capire che nella vita ci sono molti stati d’animo: sono tutti passeggeri e, prima o poi, avremo a che fare con ognuno di essi.
Se uno stato d’animo negativo vi blocca di tanto in tanto, non significa che la vostra vita sia tutta uno schifo: arriverà anche il momento bello.