A volte ti arrendi, non perché ti penti del dolore…

A volte ti arrendi, non perché ti penti del dolore che hai vissuto, ma perché ti accorgi di meritare almeno l'amore che hai dato
A volte ti arrendi, non perché ti penti del dolore che hai vissuto, ma perché ti accorgi di meritare almeno l’amore che hai dato

 

Tutti nella vita prima o poi proviamo dolore: triste a dirsi, ma è così. Credo sia per questo che non ci pentiamo mai di averlo provato. Lo scrittore di aforismi  Vincenzo Cannova deve saperlo bene, visto che ha scritto su Twitter

A volte ti arrendi, non perché ti penti del dolore che hai vissuto, ma perché ti accorgi di meritare almeno l’amore che hai dato

La seconda parte della frase ci apre un mondo. Se è vero che tutti dobbiamo soffrire, è anche vero che tutti abbiamo bisogno d’amore. Il primo concetto appare scontato, il secondo non così tanto, secondo me.

Dati gli ultimi eventi, e a giudicare dalla sezione notizie di Google, in queste ore si sta moltiplicando l’interesse sul bullismo: un meccanismo privo d’amore da qualunque lato lo vogliate guardare. Sia la vittima che i carnefici richiedono una cosa: attenzioni.

Non metto in dubbio che i bulli abbiano provato amore nei confronti dei loro genitori ma, se hanno fatto ciò che hanno fatto, significa che avevano una rabbia inespressa dentro che ha aumentato a dismisura la loro voglia di emancipazione. Il motivo è ovvio: i loro genitori non trasmettevano il loro amore ai loro figli.

Se c’è una categoria di persone che non si arrende mai, è proprio quella dei ragazzi. Non riuscendo ad esprimere il bisogno d’amore di cui necessitano (o non venendo ascoltati) hanno cominciato – metaforicamente – ad urlare.

Diciamolo francamente: questo episodio di bullismo non è nato questa settimana. Il suo seme è stato gettato qualche anno fa, quando le regole della famiglia di origine si sono rivelate troppo restrittive e – comunque – sproporzionate rispetto all’amore che è stato profuso.

Per carità: non sto dicendo che i ragazzi non siano colpevoli ma, se hanno fatto ciò che hanno fatto,

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