Moro, sondaggio tra studenti: “La metà non sa chi sia”. E su Impastato…

I ritratti in bianco e nero di Aldo Moro e Peppino impastato
Ritratti in bianco e nero di Aldo Moro e Peppino impastato

Ieri avevo deciso di non parlare del rapimento di Aldo Moro o dell’omicidio di Peppino Impastato: un po’ perché ne avevo già parlato in passato, un po’ perché preferisco parlare di vita. Tuttavia, ci sono ricorrenze che fanno notizia anche a distanza di quarant’anni.

Stando a quanto riporta Il fatto quotidiano, secondo un sondaggio del sito skuola.net, molti studenti credono che Moro sia stato

  1. Segretario del Partito Comunista
  2. Presidente della Repubblica
  3. Uno sconosciuto

Non va meglio ad Impastato, indicato erroneamente come imprenditore o sacerdote, a seconda delle risposte.

sondaggi sono cose strane. Ci danno solo una conoscenza numerica della questione. Non riescono a rispondere alla più arcaica delle domande

Perché?

Dare la colpa agli studenti che non si informano e che dedicano il tempo libero ad altro è troppo semplice. Davanti a loro, ma dietro una cattedra, c’è una persona che potrebbe risolvere il problema dedicando qualche lezione ad argomenti che esulano dal programma ministeriale.

Immagino una persona sullo stile del mitico Professor Keating, che magari ha visto con i propri occhi via Michelangelo Caetani, il luogo del ritrovamento del cadavere di Moro e che abbia vissuto in prima persona, tramite le notizie di quotidiani e telegiornali, il clima di quei giorni convulsi.

Magari quella stessa persona potrebbe far ascoltare la canzone Cento passi, che i Modena City Ramblers dedicarono al giornalista di Cinisi ricordando che la sua morte coincise per data al giorno del ritrovamento del cadavere di Moro.

A conti fatti, anche i genitori avrebbero l’età giusta per ricordare a beneficio di e con i propri figli questi tragici eventi. Non credo che non abbiano mai avuto la possibilità di parlarne, magari a cena, alle generazioni più giovani. Credo, piuttosto, che anche i genitori abbiano voluto dimenticare una pagina triste della nostra storia contemporanea.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Resize text-+=