
Come ben sappiamo, al momento la priorità dello Stato (da Mattarella in giù) è quella di formare un nuovo Governo. L’analisi condivisa su Facebook da Ferruccio De Bortoli ci fa capire che non sempre una persona ha i nostri stessi obiettivi
Con Giorgetti, il suo vice, all’Economia, il “governo del cambiamento” era fatto. E Salvini non lo ha accettato. Non era dunque quella la sua priorità
Non è mio compito fare un’analisi socio-politica su quali siano le priorità dei politici: mi occupo di analisi di frasi. Stavolta, il rischio di trascendere è alto, ma voglio correrlo.
De Bortoli ci ha spiegato in venticinque parole come stanno i fatti. Di sicuro, nella sua oltre trentennale esperienza nell’ambito giornalistico ha affinato la tecnica, assumendo sempre più uno sguardo distaccato, poco emotivo, sulle notizie.
Essendo anche cittadino italiano, l’ex Direttore de Il Corriere della Sera è – in un certo senso – direttamente coinvolto nella scelta del nuovo premier e della situazione politica generale, ma non si è certo lasciato coinvolgere emotivamente dalla situazione, almeno sui Social Network.
Di certo, il suo post è stato pensato prima di essere postato su internet. In un certo senso, De Bortoli ha fatto ciò che consigliavo lo scorso 7 aprile: ha domato l’istinto di mandare tutti al diavolo tramite Social Network, usando questo stesso strumento come un bisturi affilato.
Naturalmente, anche noi possiamo condividere il nostro pensiero su internet e con altri mezzi (del resto, è un diritto sancito dalla Costituzione) , ma dovremmo imparare a farlo nel modo corretto.
Se, per esempio, decidessi di insultare qualcuno palesemente da questo spazio, potrei essere passibile di denuncia….o essere rinchiuso in manicomio perché credo di essere Charles Bukowski . Molto meglio prendere le distanze dai fatti che ci vedono direttamente coinvolti, respirare qualche ora, e poi agire con maggiore lucidità. Creso sia il modo migliore per incanalare la rabbia e tutti i sentimenti negativi per agire in modo produttivo.