
Questa mattina il telegiornale SKY TG24 ha twittato un sondaggio in cui la domanda è
#Migranti, #Salvini: chiudiamo i porti. Secondo te è una soluzione praticabile?
Nel momento in cui sto scrivendo, il sondaggio è ancora in corso: le percentuali di voto sono stabili (due terzi a favore, un terzo contro). Tecnicamente, sarebbe una soluzione praticabile, ma c’è un ma…
Come nella vita quotidiana, qualsiasi nostra scelta si ripercuote in qualche modo sulle vicende altrui: non occorre essere esperti di fisica quantistica per capire che si tratta di un esempio di effetto farfalla.
Il sondaggio non è che un esempio: anche le nostre scelte da persone comuni influenzano la vita altrui, anche se non ce ne rendiamo conto. Non è pensabile, in questi casi, prevedere le conseguenze a breve e lungo termine, ma possiamo essere certi che ci saranno: anche il non fare nulla comporta delle conseguenze, perché il mondo continua ad andare avanti.
Prima di prendere una qualsiasi decisione, dobbiamo riflettere – se non alle conseguenze, spesso imprevedibili – alla possibile influenza che le nostre decisioni hanno sulle persone a noi più care: come nell’uragano che viene spesso usato come metafora esplicativa dell’effetto farfalla, anche le nostre scelte avranno una qualche influenza su ciò e su chi ci circonda. Detto in modo molto banale, nulla sarà più come prima.
Di certo, dobbiamo prendere una decisione prima che qualcun altro la prenda per noi: siamo nelle condizioni di non dover scappare da una guerra e di poter scegliere di emigrare, se ne sentiamo la necessità, anche se io suggerisco sempre di stare in Italia a lottare per ciò in cui si crede.
Credo che partire dal piccolo potrebbe essere una soluzione alternativa, almeno nel caso di una singola vita personale: tanti, piccoli cambiamenti spesso passati inosservati agli occhi dei più vi renderanno una persona diversa da ciò che siete oggi.