Dopo aver parlato di selfie l’anno scorso, con la collaborazione di Arisa e Lorenzo Fragola , Takagi e Ketra hanno chiesto l’aiuto di Giusy Ferreri e Sean Kingston per mescolare Amore e Capoeira.
Più che di amore, il testo sembra parlare di un’avventura avvenuta a Rio de Janeiro durata una sola sera a suon di Capoeira. Il bello ed il brutto delle avventure in generale è proprio questo: niente di duraturo, se non il ricordo di quanto accaduto.
Le avventure, però, capitano: proprio per questo sono accostate alla Capoeira, un arte marziale simile ad un ballo.
Mi viene spontanea una domanda
Come trasformare un’avventura in amore?
Non è sempre detto che vogliamo farlo, ma qualunque sia la nostra risposta, dobbiamo considerare – come sempre – il fattore tempo.
Non ho mai creduto alla durata dei cosiddetti colpi di fulmine: manca tutta la parte della conoscenza reciproca. Certamente, durante l’avventura si può fare ciò che si vuole considerando sempre il rispetto reciproco e delle persone che gravitano intorno alla momentanea coppia. Questo è il motivo per cui sono contrario alle cosiddette scappatelle di gente fidanzata o – peggio ancora – sposata.
Terminata la fase Capoeira, forse è meglio distanziarsi un attimo, almeno un paio di giorni. Durante quel breve lasso di tempo, posso accadere due cose:
- Vi mancherà da morire, e voi starete aspettando che passi
- Non ve ne importerà più di tanto
Nel secondo caso, lascerete che la vostra vita prosegua come se nulla fosse accaduto, nel primo cercherete una soluzione.
Inutile dire che – se state male – si tratta di amore, la malattia più bella che possa esistere: dei sintomi ben precisi vi fanno stare male ed esiste una sola cura. Se volete dimenticare chi vi ha fatto battere il cuore, fate pure, ma preparatevi a qualche mese emotivamente difficile, per non dire di peggio. Se non volete sentirvi così, tornate da lei (o da lui) non appena potete.