
Conoscete sicuramente il proverbio
Il cane è il miglior amico dell’uomo
ed ognuno di voi potrebbe avere degli esempi a riguardo. Ogni tanto, però, uno di questi esempi è talmente palese da diventare notizia degna di essere pubblicata sul giornale.
Come riporta la Repubblica, il cane Todd è stato morso da un serpente a sonagli nel tentativo di scacciarlo perché minacciava l’incolumità della sua padrona, residente in Arizona. La velenosa difesa del rettile ha causato la deformazione del cucciolo di 6 mesi, come potete vedere nell’immagine che ho postato.
La notizia mi ha fatto riflettere: se – a parole – molte persone sono disposte a sacrificarsi in qualche modo per un amico o un famigliare, poche sono disposte a farlo realmente.
Naturalmente, non pretendo che chiunque abbia una fedeltà come quella canina, del resto stiamo parlando di animali diversi. Tuttavia, credo che dobbiamo imparare molto dagli altri, siano essi persone o animali.
Per quanto riguarda la generosità ed il senso di appartenenza, gli animali ci battono alla grande. Forse non è un caso che la Walt Disney abbia messo in bocca al capo della colonia di topi del fim Ratatouille
Noi non lasciamo il nido; casomai, lo facciamo più grande!
Noi umani siamo diversi: cerchiamo – giustamente – di costruire la nostra vita indipendente, ma non teniamo conto della vita altrui. Più che integrarsi in una massa indistinta, dovremmo tutti procedere in parallelo: incoraggiare il prossimo qualunque cosa decida di fare, non denigrarlo perché va contro i principi che crediamo giusti, ma che – poi – sono giusti solo per noi.
In un certo senso, la storia del cane Todd potrebbe aiutarci a capire come comportarsi nel caso in cui dovessimo trovare un nostro amico (ma anche qualsiasi altra persona) in difficoltà. Spetta a noi scegliere se aiutarla o meno, ma io la mia scelta l’ho già fatta.