
Da tifoso rossonero quale io sono, mi ha subito colpito la persona di Paolo Maldini, bandiera del Milan per quasi un quarto di secolo.
In questo tempo di crisi societaria, solo ad una bandiera simile ed al suo volto potevano affidare la pubblicità che riporta una citazione da lui dedicata al suo predecessore, Franco Baresi
Una bandiera si vede quando il vento soffia forte
Non è necessario essere capitani sportivi o dirigenziali per essere anche guida dei propri compagni di squadra o colleghi di lavoro.
È necessario avere un determinato carattere, ma non solo. Se certe cariche sono dettate anche dall’anzianità di servizio e dall’esperienza, il ruolo di bandiera si acquisisce sul campo.
Pensate a come gestire un qualsiasi rapporto umano: se assumerete una posizione di supponenza e superiorità, i pochi che vi seguiranno lo faranno solo perché la vostra posizione di potere incuterà loro timore. Molto probabilmente, si sentiranno lasciati soli ed avranno paura quando le cose andranno male. Viceversa, se guiderete il prossimo condividendo le vostre idee, avrete assunto il ruolo di bandiera.
Impossibile modificare il carattere in senso stretto (quello si forma in tenera età), ma è possibile riflettere su quanto ci accade per smussare quei lati negativi che – forse – ci fanno apparire più come un capo temuto che come un leader carismatico che tutti vorrebbero essere.
Se vogliamo, vi sto consigliando un’ applicazione pratica del famoso ascoltarsi di più che tante volte ho proposto in questo blog. Ciò richiede quattro elementi:
- Occhi e orecchie ben aperti alle critiche
- Carattere disposto all’ascolto
- Umiltà
- Capacità di dialogo con il prossimo
Anche se ognuno ha il proprio modo di porsi nei confronti del prossimo, credo tutti vorremmo essere trattati con il rispetto che si deve a qualunque persona. Il primo modo per essere trattate come tali è accettare le critiche, almeno quelle giuste.