
Oggi la pagina Facebook E sti cazzi ha fatto una domanda abbastanza originale sugli odori attraverso l’immagine che vedete.
La domanda è la seguente
Chi altro ama questi odori?
Gli odori proposti sono
- Libro nuovo
- Petrolio
- Aria dopo la pioggia
Naturalmente, la scelta è personale e dipende – in ultima analisi – da ciò che la vita ci ha riservato fin qui.
Tutti abbiamo sentito gli odori elencati almeno una volta: sicuramente ce ne sono anche altri. In un mondo basato sulle immagini (l’oggetto di cui si nutre questo blog) non teniamo conto sufficientemente degli odori.
Il motivo è semplice: un odore si può sentire solo in presenza dell’oggetto che lo emana, l’immagine può essere salvata sul nostro telefonino ed un momento può essere fotografato,andando a recuperarlo quando vogliamo. Per la musica registrata possiamo dire la stessa cosa: possiamo ascoltare la canzone che ci piace quando vogliamo.
Sapore, odore e consistenza sono diversi: non siamo cani con il senso dell’olfatto e del gusto molto sviluppato e possiamo sentirli solo in presenza dell’oggetto o della persona che li emana. Nemmeno la più avanzata tecnologia tridimensionale riesce a riprodurre queste sensazioni.
Se un odore ci è rimasto impresso nel cuore o nella mente, significa solo una cosa: ad essere rimasto impresso è l’oggetto che emana quell’odore. Da questo ricordo, se ne genereranno altri: molto spesso saranno piacevoli, altre volte, spiacevoli. Di questi ultimi non è necessaria una lunga analisi: tutti cerchiamo di evitare i ricordi spiacevoli.
Sui ricordi piacevoli è necessario spendere qualche parola in più. A volte, dobbiamo limitarci – appunto – a ricordare eventi piacevoli: non è possibile tornare indietro nel tempo e rivivere l’età della scuola. Al massimo, possiamo iscriverci ad un corso serale per riprodurre qualcosa che somigli ad un’atmosfera scolastica. Altre esperienze, però, possono essere rivissute più o meno facilmente: se l’odore di un omelette è rimasto scolpito in testa, forse significa che dovrete ritornare in Francia a rivedere quei luoghi che vi hanno tanto emozionato.
Bellissimo articolo e, soprattutto grande riflessione! Oggi il marketing, quello neuro sensoriale, sta sperimentando il potere dell’olfatto perché gli odori ci restano cmq nella mente. Ma, proprio in virtù di questo e come hai giustamente scritto tu, questa può essere un’arma a doppio taglio dal momento che – involontariamente – si possono stimolare ricordi e sensazioni spiacevoli…
Consolata, è una cosa che non riguarda solo il marketing, ma anche al psicologia ed i rapporti fra le persone. Quante volte ci capita di parlare di un argomento e – senza volerlo, perché non conosciamo gli antefatti – suscitiamo ricordi spiacevoli in qualcuno?
Certamente, il mio commento era specifico al tema dell’odore e dei profumi. Ovviamente, capita che senza volerlo in qualsiasi contesto e circostanza si possano evocare ricordi spiacevoli; sta alla persona “toccata” riuscire a dare un senso e a gestire adeguatamente le proprie emozioni, cosa non proprio scontata…