Che gli U2 siano impegnati nel sociale, in modo particolare Bono, non è certo una notizia. Chiunque ne segua anche solo a distanza le attività lo sa. Tuttavia, forse si immagina che si limitino a devolvere in beneficienza parte dei loro ricavati .
Il video che ho trovato sul sito de La Repubblica dimostra il contrario, se mai ce ne fosse bisogno: all’interno del ristorante creato dallo chef Massimo Bottura in favore di rifugiati e bisognosi, gli U2 hanno improvvisato un concerto unplugged per i presenti.
Non credo che si tratti dell’ennesima trovata pubblicitaria per dare visibilità ad un gruppo che – per quanto famoso – deve farsi vedere e sentire di tanto in tanto per non scomparire dalla memoria collettiva, specie delle generazioni più giovani.
Spesso dimentichiamo che i nostri idoli sono anche persone e, in quanto artisti, si presuppone dotati di una certa sensibilità. Gli U2 hanno deciso dimostrare al pubblico ciò che fanno, altri personaggi altrettanto famosi – forse – hanno deciso di stare nell’anonimato.
Partendo dal presupposto che chiunque ha qualcosa di buono da offrire, non vedo perché ognuno di noi non può dedicare un po’ del suo tempo per una causa che gli sta a cuore. Pensate, per esempio, all’ambiente: ci sarebbero tante cose che ognuno di noi può fare anche solo all’interno del proprio quartiere, eppure ci scocciamo se le associazioni di volontariato ci chiedono dei soldi di tanto in tanto.
Ogni tanto, ci capiterà di vedere per strada qualcosa che potrebbe essere fatto meglio. Per esempio, vorremmo
- Una strada più pulita
- Che non ci fossero così tanti mendicanti in giro
- Meno traffico
Eppure buttiamo la carta a terra per distrazione, non offriamo il nostro aiuto a chi ne ha bisogno e prendiamo l’auto tutte le mattine. Per ognuno di questi gesti che ho elencato, non mi pare necessario dover citare un’alternativa più corretta.
Naturalmente, ci sono anche molte altre cose che potete fare…ma queste le sapete solo voi.