Pollon, Pollon combinaguai

A volte, sono un po’ combinaguai: la mattina pubblico un’anticipazione del mio blog sulla relativa pagina Facebook, salvo poi accorgermi che ne avevo parlato tempo addietro.

Fortunatamente, mi sono ricordato anche che, quando parlai di Duets, l’album di Cristina D’Avena, avevo promesso di estrarre una canzone dall’album, se e quando fosse stata pubblicata su Youtube.

Non è un caso che abbia scelto il brano Pollon combinaguai: l’ho fatto sia perché mi piace J-Ax, sia perché credo che questo cartoon rappresenti un po’ tutti noi.

Ogni persona può essere tacciata di essere un combinaguai, a prescindere dall’età. Quando un nostro superiore ci assegna un compito, giustamente lo vuole fatto in un certo modo. Nel momento in cui non lo svolgiamo nei tempi e nei modi previsti, rischiamo – per usare un gioco di parole – la più classica delle lavate di capo.

Quando ero uno studente universitario, mi insegnarono un concetto molto semplice: tanti errori sono dovuti a dei difetti di comunicazione. A volte, diamo per scontato un determinato concetto. Magari chi ci ascolta non è ferrato in materia quanto noi, oppure ha altri pensieri per la testa. Comunque, non sempre è possibile rimanere concentrati. Per dirla in breve: sbagliamo a parlare, non ad ascoltare.

Spesso, la persona che è accusata di essere un combinaguai si fa prendere dall’ansia o – se non ne soffre – può essere preoccupato di eventuali conseguenze dovute ad errori che potrebbe commettere.

In genere, il sottoposto è anche più giovane del capo e – comunque – è sicuramente meno esperto. Questo può accadere sia parlando di lavoro, sia parlando di vita. Trovo ingiusto che un anziano riprenda un giovane per errori dettati dall’inesperienza. Certe cose si possono capire solo provandole sulla propria pelle.

L’atteggiamento migliore, in questi casi, è fare in modo che il sottoposto non sbagli più. Per farlo, ci sono due modi (ma uno non esclude l’altro):

  1. Concedergli più tempo per imparare un determinato compito
  2. Iscriverlo ad un corso di formazione

Non siamo tutti uguali: ognuno ha i suoi tempi per imparae qualcsoa

 

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