
Come sapete, in italiano la parola tweet può essere tradotto con cinguettio. Di cinguettii ce ne sono parecchi che, secondo l’utente La sociofobica sono scritti apposta per ottenere più mi piace.
La frase che ha postato oggi fra i suoi quasi diecimila cinguetti recita
Tweet attualmente di moda per fare like:
Seguita dall’elenco
- Mi è morto il cane
- Mi è morto il gatto
- Ho sconfitto il cancro
- Ho sconfitto il cancro
- Mia madre è morta di cancro
- È il mio compleanno mi fate gli auguri mi sento solo
- Mi è entrato un cervo in casa
Tra il molto serio ed il molto faceto, è chiaro che i nostri cinguettii riguardano molti aspetti della nostra vita. I Social Network servono (tra le altre cose) a comunicare con altri, potenzialmente con tutti coloro che hanno un cosiddetto account.
Il problema è che spesso non riusciamo più a distinguere fra il mondo virtuale dei Social Network e quello reale con cui ci confrontiamo ogni giorno. In linea di principio, nessuno può essere scontento se qualcuno ha sconfitto il cancro. Tuttavia, un conto è rendere partecipi della bella notizia i propri amici, quelli veri, una cosa totalmente diversa è quella di sbandierare la notizia ai quattro venti del web.
Postare frasi simili non serve ad ottenere la visibilità che tanto speriamo: gli amici ci saranno vicino anche senza lamentarci troppo nei momenti di sconforto ed i semplici sconosciuti del web sono attratti da altri contenuti.
Può essere lecita la domanda
Come sfogarsi, allora?
Un modo che vada bene per tutti, ovviamente, non esiste. Se volete urlare, urlate se volete sfociare il servizio buono della domenica contro la finestra del vicino di casa, fatelo. A volte può bastare anche un po’ di sport per sfogare la tristezza di un periodo. Io scrivo il mio blog, se volete un esempio più concreto
I cinguettii lasciateli come passatempo prima di andare a letto