
Se avete fatto un check-up del quotidiano La Repubblica, con annesso il settimanale Il Venerdì, oggi avrete visto sicuramente la vignetta di Massimo Bucchi.
L’immagine in bianco e nero non ci permette di dire chi sia il personaggio che afferma in una posa sconsolata
Ogni anno per le feste mi faccio il check up dell’anima
Questo è stato sicuramente l’errore commesso che rende il personaggio triste: non ha considerato la tempistica del check-up. Come affermava Steve Jobs nel suo famoso discorso a Stanford
Per gli ultimi 33 anni, ho guardato nello specchio ogni mattina e mi sono chiesto: “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei veramente fare quello che sto per fare oggi?” E ogni volta che la risposta fosse “No” per troppi giorni di seguito sapevo di aver bisogno di cambiare qualcosa.
Un check-up quotidiano, quindi, è ciò che ci vuole per proseguire la propria vita nel migliore dei modi.
Esiste comunque un problema: continuando ad elencare ciò che dovremmo cambiare, rischiamo di essere sopraffatti dall’ansia e dalle difficoltà oggettive.
Occorre, perciò, fare un ulteriore check-up: quello delle difficoltà e delle priorità. Ovviamente, esistono cose:
- Più difficili e meno difficili
- Più importanti e meno importanti
A seconda del tempo disponibile e della vostra freschezza mentale, occupatevi di una cosa soltanto ogni sera, quella che vi sembra più semplice da portare avanti in quel determinato momento.
La scusa della stanchezza potrebbe fermarvi, cioè potreste decidere di rimandare a domani ciò che potreste fare oggi. In quel caso, concedetevi una serata di riposo, per recuperare le forze, senza sentirvi in colpa, cioè senza rimuginare cosa avete accantonato. Se proprio non ci riuscite, riguardate cosa avete fatto in passato: gratificatevi per la strada che avete percorso finora. Potrebbero venirvi nuove idee su come ottenere risultati a cui non avrete mai pensato…ma