Ero convinto che Luciano Ligabue ed Elisa avessero trovato un modo loro per cantare questo testo con un duetto: una breve ricerca su YouTube mi ha dimostrato che non è così, poiché non esiste un video ufficiale.
Mentre stavo cercando, ne ho capito il motivo, che è contenuto sia nel testo che nel titolo della canzone. Un testo che parla di trovare un modo personale di vivere non è adatto ad un duetto. In un certo senso, suona quasi come un ossimoro.
Qualcuno potrebbe farsi giustamente la domanda
Allora perché ci inviti sempre ad ascoltarci di più e a collaborare insieme?
La risposta sta, in un certo modo, racchiusa nelle materie di studio umanistiche. Psicologia e sociologia sono due materie diverse. La prima studia i comportamenti delle singole persone, la seconda si occupa dei comportamenti dei gruppi.
Per la scienza, quindi, una persona ha un suo modo di comportarsi, mentre un gruppo ne ha un altro. Paragonare un gruppo ad una persona sarebbe come paragonare un pesce ad un uccello.
Questa è la cosa che mi è sempre piaciuto delle relazioni umane: anche conoscendo i singoli elementi che compongono un gruppo, non si può mai sapere cosa nascerà se e quando queste persone decidessero di collaborare insieme.
Qualcuno potrebbe sostenere che un gruppo ha bisogno anche di un leader in modo che il gruppo stesso trovi il modo di giungere ad un risultato condiviso.
Se ci fate caso, però, ho usato la parola leader, non capo. Il capo ha preso il potere tramite vari modi, il leader ha magari preso il potere nello stesso modo del capo, ma è riuscito con il tempo a farsi apprezzare ed a convincere gli altri componenti a seguirlo. Non solo: il leader permette agli altri componenti del gruppo di esprimersi nel modo a loro più congeniale, permettendo anche di conoscersi un po’ meglio.
La differenza può sembrare molto sottile e – forse – lo è anche in pratica. Tuttavia, il tempo ci permetterà di distinguere i primi dai secondi.