
Oggi sulla pagina Facebook Pensieri scalzi di Luca Scudiero è apparsa la seguente frase su desideri e trasformazioni
Trasformati in chi desideri essere, non in ciò che gli altri si aspettano che tu diventi
La parola desideri potrebbe essere declinata in due accezioni diverse:
- Come voce del verbo desiderare
- Come plurale di desiderio
Ma, per l’economia della frase attuale, poco importa: il significato resta lo stesso. Ciò che è sbagliato, secondo me, è la frase nel suo complesso. Certo, ognuno dovrebbe poter fare ciò che vuole. Tuttavia, esistono dei limiti: noi possiamo esaudire i nostri desideri finché questi non vengono a ledere la vita altrui.
Facciamo un esempio. Se un ragazzo si innamora di una ragazza, non c’è nulla di male, anzi. Tuttavia, la ragazza potrebbe essere già impegnata. A questo punto, è lecito domandarsi
Quali sono i desideri della ragazza? Quali sono quelli del ragazzo che potrebbe essere lasciato?
Come vedete, il proverbio
Contento tu, contenti tutti
mostra la corda proprio con un caso pratico. Non pensiate che sia l’eccezione che conferma la regola. Questa è solo la più evidente. Di esempi di tradimenti di amicizie ne è pieno il mondo e ne sono pieni i libri di storia.
Tutte le persone nascono libere ed uguali, ma con il limite che – troppo spesso – viene travalicato: la libertà altrui!
Se è vero – come suggerisce Luca – che possiamo diventare ciò che vogliamo, è anche vero che dobbiamo diventare ciò che vogliamo senza interferire con la libertà altrui!
Spesso, purtroppo, quella che dovrebbe essere una buona regola del vivere civilmente tutti insieme è calpestata in nome dei propri desideri.
A questo punto, è lecito domandarsi
Come ci sentiremo una volta che abbiamo raggiunto il nostro desiderio sapendo che abbiamo reso infelice qualcun altro?