
Vivendo in una città grande come Milano, mi sento spesso parte di un gregge: una massa indistinta di individui che si reca al lavoro usando i mezzi pubblici, con gli occhi fissi sullo schermo dello smartphone o la testa immersa nel giornale del mattino, mentre la metropolitana corre.
Come dice la frase condivisa oggi dalla pagina Facebook Citazioni famose
Del gregge amo solo la pecora nera
Diciamolo francamente: a volte le persone assomigliano un po’ ad un gregge di ovini. Per quanto ognuno di noi cerchi di far esaltare la propria unicità, spesso ci ritroviamo a
- Indossare le stesse marche di vestiti
- Leggere gli stessi libri
- Ascoltare la stessa musica
In amicizia spesso ci legano i punti in comune: non lo nego. Tuttavia, dell’amico di turno si apprezza spesso la propria unicità. Quando, invece, siamo effettivamente in mezzo ad una massa indistinta di persone senza nome, cerchiamo di uniformarci, perché sentiamo di far parte di una società con delle proprie regole.
Finché la cosa si limita al lavoro, trovo in tutto questo un senso. Un posto di lavoro ha delle regole, sia scritte che non, che permettono perlomeno di collaborare.
Credo che il luogo dove incontrare la famosa pecora nera citata dalla frase sia la strada: non quella frequentata dai lavoratori o da gente pseudo arricchita che ostenta il proprio status, ma i luoghi più popolari e lontani dal centro.
Sto parlando di quei luoghi lontani dalla vita mondana, in cui la persona può essere sé stessa senza sentirsi la pecora nera del gregge, ma può sentirsi apprezzato nella sua unicità.
Pensate, per esempio, ai bar: quelli del centro sono – in genere – tanto eleganti quanto cari, pur con le dovute eccezioni. L’eleganza sfoggiata dai clienti è – in genere – uniforme: nessuno si sognerebbe di andare vestito con qualcosa fuori moda. Se vi spostate in periferia, invece, il vostro barista di fiducia vi servirebbe anche se andaste in giro nudi…semplicemente, perché voi siete così.