
Generalmente, quando pensiamo ai germi, ci possono venire facilmente virus e batteri o, più raramente, un famoso regista con questo cognome. Penso che sia con questa accezione che Manuel Agnelli ha stabilito che il suo nuovo laboratorio culturale si chiamerà proprio Germi, come riporta Manfredi Lamartina su La Repubblica.
Non a caso, sia l’articolo , sia il sito ufficiale di Germi parlano di un nuovo spazio di contaminazione in Via Cicco Simonetta 14/A. Possiamo definirla una contaminazione positiva.
Le premesse mi fanno supporre che la contaminazione nel nuovo spazio avverrà con quanto mi sta più a cuore nei miei articoli: le persone. Se una persona porta
- Idee
- Capacità
- Sentimenti
sconosciuti o – quanto meno – poco considerati in un gruppo, ecco che quel gruppo cambia. In questi casi, il gruppo deve essere sufficientemente aperto per farsi infettare (in senso positivo) dalle nuove idee.
Purtroppo, spesso siamo diffidenti verso le persone nuove, che conosciamo poco e che – magari – vorrebbero entrare a far parte del gruppo. Credo sia per questo motivo che è così faticoso fare nuove amicizie.
Vorrei farvi una domanda
Non lo trovate francamente ridicolo?
La storia ci ha insegnato che l’odio verso il prossimo non ha mai portato nulla di buono. Eppure, anche questo esiliare le persone all’esterno di un gruppo per motivi che non sono scritti da nessuna parte è una forma di odio.
Se incontriamo una persona nuova, non dobbiamo pensare che ci voglia o anche solo ci possa fare del male, ma dobbiamo pensare che ci porterà un nuovo punto di vista: il suo.
Naturalmente, auguro a Manuel Agnelli, ai suoi soci ed a tutti che il nuovo locale milanese abbia il successo che si merita. Tuttavia, non posso fare a meno di notare che non sarebbero necessari locali di questo genere se la gente fosse più curiosa e disponibile verso il prossimo.